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Quanto costa un intervento di blefaroplastica?

Occhi & Ritocchi… Extreme Makeover madness? Roba da museo! Il nuovo diktat della chirurgia plastica in tema di ringiovanimento dello sguardo è cercare la migliore versione di sé stessi e ritrovare la freschezza senza stravolgere i lineamenti.

Addio blefaroplastica aggressiva. L’ideale è intervenire con piccoli ritocchi, per non rischiare di apparire diversi e perché alcuni segni svolgono una funzione caratterizzante. Tramontati dunque i lifting estremi e gli interventi di correzione che cambiano i connotati, le tecniche up to date per ritrovare uno sguardo fresco e tonico oggi sono à la carte: nel caleidoscopio delle opzioni le soluzioni estetiche e funzionali presentano numerose varianti e intervengono su borse, occhiaie, rughe perioculari, palpebre cadenti o incappucciate, correzione della forma dell’occhio all’ingiù o dell’occhio tondo e tanto di più. I seguaci dell’eye-refresh troveranno così pane per i loro denti tra i tanti ritocchi possibili, così diversi in base all’età e al tipo di inestetismo, ma che assicurano ottimi risultati long lasting, naturali ed equilibrati. Ne parliamo con la dottoressa Maria Stella Tarico, chirurgo plastico: “ I fattori principali che condizionano l’estetica dello sguardo sono i deficit di volume, la disidratazione della pelle e la perdita della tonicità muscolare, inestetismi legati all’aging del viso che rendono gli occhi stanchi, spenti. E se dopo i 25 anni è possibile agire con il filler ed il botox per correggere queste problematiche, dopo i 40 spesso non ci si riconosce più nel proprio sguardo. A questo punto ciò che occorre per eliminare un’espressività triste e invecchiata è una visione (e quindi una correzione) d’insieme”.

– Quali sono i ritocchini più richiesti?

“L’obiettivo non è solo quello di correggere un inestetismo, ma di agire sull’aspetto emozionale dello sguardo. Gli interventi più richiesti sono la blefaroplastica superiore, che consente di correggere la palpebra incappucciata, e che spesso viene abbinata ad una correzione sul muscolo elevatore per correggerne la ptosi e restituirne la tonicità, e la cantoplastica, che permette di rimodellare la fisionomia dell’occhio donandogli una forma più aperta e vivace, allungata verso l’esterno. Anche le borse sotto gli occhi, e in genere le anomalie della palpebra inferiore, sono problemi estetici molto diffusi. Si può agire con una blefaroplastica inferiore tradizionale, che dà un risultato molto naturale eliminando gli eccessi di cute, o con una blefaroplastica transcongiuntivale, una tecnica che consente di rimuovere gli eccessi di adipe senza alcuna cicatrice cutanea esterna. Qualunque procedura venga eseguita, l’imperativo è illuminare lo sguardo, non trasformarlo. Una nuova attitudine, più autentica e mai eccessiva, che possa conservare l’unicità, l’originalità e la naturalezza del viso”.

Una storia tutta da raccontare quella dell’estetica dello sguardo: superiore, inferiore, transcongiuntivale, asiatica, muscolo elevatore, cantoplastica… ed ecco l’errore da non commettere: chiedere un preventivo senza la prima visita del chirurgo.

“Prima che un’equipe medica accompagni il paziente verso un ringiovanimento dello sguardo in cui potersi finalmente specchiare e rispecchiare, la prima visita è essenziale. Ogni età ha la sua problematica: invecchiamento, digital aging, difetto naturale… I ritocchi per lo sguardo sono delle procedure estremamente personalizzate. Solo al termine della prima visita sarà possibile stabilire l’indicazione chirurgica specifica del paziente. In generale, possiamo dire che un intervento di oculoplastica ha un prezzo variabile da 1.500,00 a 6.500,00 euro”.