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Atrofiche, ipertrofiche, cheloidi, retraenti: cicatrici, come minimizzarne l’aspetto 

Cicatrici… ad oggi, 12.700.000 risultati in 0,28 secondi su google. Le cicatrici evidenti sono spesso percepite da chi le indossa sulla pelle come inestetismi fastidiosi e opprimenti, a volte paralizzanti o invalidanti. Ed anche se sono l’esito fisiologico di un naturale processo di guarigione e rendono la cute nuovamente sana, convivere con questi segni può essere difficile. Sono in molti a non conoscere i rimedi per farle sparire o renderle meno evidenti, ma farlo è possibile.

Non solo labbra, rughe e body sculpting: medicina estetica e chirurgia plastica intervengono anche su quei pazienti che soffrono per questi marchi sulla pelle, come esiti da acne, ferite da dimenticare, interventi chirurgici, ustioni, traumi: ecco una serie di protocolli sicuri ed efficaci per cancellare le cicatrici, e quale sia il più adatto a te potrai scoprirlo con l’aiuto di un medico esperto. Ne parliamo con la dottoressa Maria Stella Tarico, chirurgo plastico specialista e master in medicina estetica.

How to: rendere meno visibile una cicatrice minimizzando il suo aspetto

“Per evitare che le cicatrici degenerino bisogna intervenire il prima possibile: il trattamento al silicone medicale, in gel o in cerotti, supporta la produzione di collagene e aiuta ad ottenere cicatrici più morbide, piatte e meno visibili. Si tratta di un prodotto sicuro, non tossico e molto facile da applicare su tutti i tipi di pelle, uno strato protettivo con un livello ideale di umidità e ossigeno per favorire la riparazione del collagene danneggiato. Consente alla ferita di respirare e di rilasciare gli eccessi di umidità. La pelle si idrata, si stabilizza e aumenta la sua capacità di rigenerazione. Consigliamo sempre di cominciare il trattamento della cicatrice prima possibile, quando la ferita è asciutta, non più aperta o sanguinante, e dopo la rimozione dei punti, anche se il silicone funziona (meno, ma funziona) anche sulle vecchie cicatrici. Il trattamento con il silicone medicale oggi è parte integrante delle cure post-operatorie ed è indicato nel trattamento delle cicatrici dopo interventi al seno come la mastoplastica additiva, riduttiva, ricostruttiva o mastopessi, dopo interventi come l’addominoplastica o il parto cesareo, il lifting, la liposuzione e in generale dopo tutte le procedure di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica e su tutte le aree corporee che presentano cicatrici. L’effetto è progressivo, visibile, tangibile, e per ottenere un risultato ottimale il prodotto va utilizzato regolarmente e a lungo termine. Le cicatrici vanno inoltre protette dal sole: l’esposizione ai raggi UV provoca una reazione infiammatoria e può renderle permanenti, bisogna quindi applicare una protezione SPF (almeno 50) per tutto l’anno, anche nelle stagioni più fredde”.

Ci parli dei diversi tipi di cicatrici.

“In generale esistono 4 diversi tipi di cicatrice: cheloide, ipertrofica, atrofica e retraente. La cheloide è di colorito rosso ed ha una trama irregolare. Si differenzia dalle altre per la sua estensione, perché cresce in modo esagerato e si diffonde, senza regredire. Quella ipertrofica è caratterizzata da un’alterazione dura e rilevata, in genere non oltrepassa i limiti della cicatrice originaria e provoca dolore o prurito. La cicatrice atrofica è la conseguenza della mancanza di collagene ed è comune dopo acne o malattie come la varicella: il tessuto connettivo copre la ferita, ma non essendo prodotto a sufficienza non riempie l’area colpita. Infine la retraente provoca una retrazione cutanea e riduce la superficie della pelle”.

Quali sono i trattamenti disponibili?

“Disponiamo di una serie di protocolli sicuri ed efficaci per accompagnare il paziente attraverso un percorso riabilitativo dell’immagine di sé. In presenza di brutte cicatrici post operatorie, ci sono diversi fattori che possono renderle molto visibili: la tecnica con cui viene effettuata la sutura e le modalità con cui l’organismo produce il tessuto cicatriziale. Quando vengono applicati dei punti grossolani, la cicatrice si presenta con l’aspetto a cerniera lampo, cioè con una linea che corrisponde all’incisione, e con tanti trattini perpendicolari che corrispondono ai segni lasciati dai punti. Inoltre questa può presentarsi depressa quando vi è la mancanza di suture che avvicinano i margini del grasso sottocutaneo, o con margini non corrispondenti fra loro. Questi difetti di sutura possono essere corretti eliminando la vecchia cicatrice e ri-suturando con una tecnica corretta. Modificarne forma, larghezza e posizione o diminuirne la tensione è possibile. Per tutte le altre cicatrici, consigliamo un approccio conservativo come la laser terapia: Si tratta di un trattamento tra i più accreditati per correggere anche smagliature e esiti da acne. Sono passati ormai molti anni da quando un trattamento laser aggressivo prevedeva un post lungo e fastidioso, ma oggi la medicina estetica ci regala nuove performance grazie alle tecnologie di ultima generazione. La luce laser viene frazionata in molteplici microraggi che vanno a stimolare in profondità direttamente le cellule del derma, riattivando il naturale processo di rigenerazione, aumentando la produzione di nuove cellule e rendendo la pelle più sana ed elastica senza intaccare gli strati superficiali. Il laser attenua le macchie, le cicatrici da acne, le lesioni e i tessuti cicatriziali, ridona compattezza alla pelle rilassata e la ripara lì dov’è danneggiata con un recovery time davvero minimo. Dopo la seduta la pelle può apparire un po’ arrossata, ma l’effetto indesiderato va via in poche ore. Inoltre l’applicazione di una crema anestetica nell’area da trattare rende la seduta gradevole e rilassante. Nel post trattamento è importante idratare l’epidermide per proteggerla dai raggi solari”.