Danni da fillers

Durata: 15/30 minuti

Ricovero: nessuno

Recupero: 2 giorni

Anestesia: nessuna

Danni da fillers: informazioni generali

La medicina estetica sta diventando sempre più diffusa. I trattamenti delle rughe con filler sono diventati una pratica comune. Questi trattamenti offrono generalmente grandi soddisfazioni alle pazienti, a patto che vengano usati i prodotti giusti e siano eseguiti da professionisti esperti. Talvolta questo non accade ed allora ecco che sorgono i problemi. Le complicanze più comuni sono i granulomi, dei noduli duri che possono comparire dopo il trattamento con i filler. Nella maggior parte dei casi questi compaiono per l’uso di prodotti permanenti o di scarsa qualità oppure per una infiltrazione non corretta del materiale.

Correggere i granulomi da filler

Fino a oggi i granulomi sono sempre stati trattati con iniezioni locali di corticosteroidi o di farmaci antitumorali, oppure con la chirurgia.
I risultati però non sono mai soddisfacenti, e nella maggior parte dei casi si ottiene un miglioramento solo temporaneo con rischi di cicatrici evidenti, atrofia e depressioni tessutali. Mediante il laser, invece, si rimuove gran parte del filler e si interrompe il processo infiammatorio in modo definitivo, senza lasciare tracce evidenti.

Come agisce

Lo strumento utilizzato è un laser diodico della lunghezza d’onda di 1470 nm (LASEmaR 1500). La tecnica è ambulatoriale, e dalle mani di un professionista esperto viene sempre eseguita senza incisioni o tagli. È sufficiente l’introduzione sottocutanea di una microfibra ottica del diametro massimo di 0,1 mm (spessore di un filo da cucito). I piccoli forellini si richiudono da soli; può comparire un leggero gonfiore provocato dal riscaldamento dei tessuti, che scompare nel giro di una o due settimane. La luce laser, veicolata all’interno del granuloma attraverso la microfibra ottica, agisce a tre livelli; innanzitutto riscalda la zona sciogliendo il filler; essendo sensibili al calore, grazie all’effetto termico i fillers passano dallo stato solido allo stato liquido, e la sostanza sciolta esce dal microforo usato per l’introduzione della fibra ottica. In secondo luogo, l’aumento della temperatura provocato dal laser necrotizza il tessuto infiammatorio che si origina sempre attorno al granuloma. Si forma così del pus sterile, che fuoriesce anch’esso dai forellini. In alcuni casi (soprattutto quando il granuloma è di grandi dimensioni), a distanza di un mese si può praticare una nuova piccola incisione per completare l’eliminazione del materiale. Si ipotizza poi che il laser agisca sul cosiddetto “biofilm”, un fenomeno la cui esistenza non è stata ancora dimostrata, ma è sempre più accettata fra gli esperti del settore. In pratica, secondo molti esperti, quando si forma un granuloma entrano in azione alcuni batteri che colonizzano la superficie di contatto fra le sostanze iniettate ed il tessuto, facendo nascere una reazione infiammatoria protettiva (le molecole infiammatorie distruggono i batteri). In realtà questa reazione non ha successo. I batteri, infatti, creano una membrana che li avvolge e li protegge, e il risultato è che l’infiammazione non si spegne più e diventa cronica. Questo spiegherebbe perché i farmaci hanno un successo solo temporaneo, e passato il loro effetto la reazione si “riaccende”. La presenza dei batteri spiegherebbe l’altissima percentuale di recidive dopo i trattamenti a base di cortisone ed altri agenti immunosoppressivi. L’aumento della temperatura causato dal laser, invece, uccide i batteri, curando in modo definitivo l’infiammazione.

I vantaggi

Il Laser è, di fatto, l’unica tecnica in grado di eliminare in modo efficace e definitivo i danni da fillers, senza lasciare cicatrici o segni evidenti. Generalmente la problematica viene risolta senza complicazioni in una o due sedute.

Visita preliminare, intervento e decorso post-intervento saranno effettuati e monitorati personalmente dalla dottoressa Maria Stella Tarico presso il Centro di Catania.

 

 

Hai delle domande?

Contattaci, ti risponderemo nel più breve tempo possibile