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Mastoplastica Additiva: la tecnica dual plane

Rifiorire. Avere un aspetto migliore, ritrovare la propria sensualità, glorificare la propria bellezza, raggiungere il benessere psico-fisico, uno stato felice che promuove l’armonia tra corpo e mente. I benefici di un intervento di Mastoplastica Additiva non sono solo estetici: anche l’aumento di volume del seno, ormai entrato nella leggenda e sempre in cima alla top list, può essenzialmente migliorare la qualità della vita di una donna e farle esprimere tutto il suo potenziale.

Esaltare l’identità femminile in tutte le sue sfaccettature: una dichiarazione d’amore per le donne e la loro personalità, una ricerca costante al servizio della bellezza contemporanea. E soprattutto personalizzata. Ne parliamo con la dottoressa Maria Stella Tarico, chirurgo plastico, con migliaia di interventi di chirurgia della mammella al suo attivo e una casistica trattata davvero completa.

“ I canoni di bellezza legati ad armonia e proporzione con i quali è stato educato il nostro concept estetico vedono il seno come il segno più identitario della femminilità. Il suo mancato sviluppo può creare comprensibili disagi estetici e psicologici in una donna, che spesso si sente incompleta, privata di un atavico diritto, della sua parte femminile più importante. In questi casi si può ricorrere alla Mastoplastica Additiva, con l’obiettivo di aumentarne le dimensioni e rimodellarlo secondo le proporzioni desiderate. L’intervento oggi pone al centro dei suoi obiettivi un risultato naturale”.

Rimuovere il reggiseno contenitivo è sempre una grande emozione. Comincia così una nuova avventura, fra cambio di taglia e cambio di vita, ma affinché il risultato sia bello e naturale l’intervento deve sempre essere tailor made, creato sulla paziente.

“Non esiste un solo tipo di tecnica, come non esiste una bellezza femminile standard – continua la dottoressa Tarico – la Mastoplastica Additiva oggi è un universo fatto di innovazione e creatività, frutto di una ricerca che non si è mai fermata”.

Dalla parte delle donne, oggi più che mai. Un progetto su misura, una trilogia di tecniche dedicate alla più iconica forma della bellezza: dual plane, sottoghiandolare, sottomuscolare. Scopriamo le differenze.

“Nella Mastoplastica Additiva l’impianto mammario può essere inserito in “tasca” sottoghiandolare, sottomuscolare o in dual plane. In genere la sottoghiandolare viene eseguita su quelle pazienti che hanno un’ottima copertura mammaria, un tessuto ben rappresentato che consente ai bordi delle protesi di restare invisibili. La sottomuscolare viene invece eseguita quando la paziente non ha copertura: il vantaggio della tasca interamente sottomuscolare è quello di assicurare copertura all’impianto, ma lo svantaggio è che il muscolo pettorale (uno dei muscoli che usiamo maggiormente per svolgere qualsiasi movimento) ogni volta che si contrae spinge la protesi, dando luogo ad uno spiacevole inestetismo, la cosiddetta animazione dinamica”.

E in cosa consiste la tecnica dual plane?

“Negli ultimi anni è proprio la dual plane che sta diventando sempre più diffusa. Si tratta di un ibrido delle due tecniche, perché l’impianto interagisce con entrambi i tessuti: è possibile eseguirla anche su donne molto magre con un torace esile grazie al posizionamento dell’impianto mammario in posizione parzialmente sottomuscolare, dietro al muscolo pettorale, lasciando libera la protesi nella parte inferiore, in posizione retro-ghiandolare. I vantaggi di questa tecnica riguardano sia l’aspetto estetico che il post-intervento: la dual plane assicura i vantaggi di entrambe le tecniche classiche ma senza gli svantaggi, il risultato è molto naturale, garantisce un’ottima copertura del bordo della protesi e la facilità di esami diagnostici come la mammografia, e il decorso post-operatorio è rapido. L’impianto ergonomico è il giusto completamento della tecnica dual plane per conferire al seno un aspetto e un movimento naturale”.