Chirurgia dei genitali esterni maschili
Durata: 2 ore
Ricovero: nessuno
Recupero: 15 giorni
Anestesia: Locale
Chirurgia dei genitali esterni maschili: informazioni generali
L’ ALLUNGAMENTO DEL PENE è indicato nei seguenti casi:
• Accorciamento eccessivo dovuto a Malattia di Peyronie
• Epispadia o Ipospadia grave
• Micropene
• Sindrome da dismorfofobia peniena non trattabile con l’approccio psicosessuologico
• Estrofia vescicale
• A seguito di amputazioni peniene dovute a interventi chirurgici come nel tumore del pene o a seguito di traumi
• In presenza di un pene di dimensioni normali, e quindi in assenza di una patologia organica o psichiatrica, un intervento di allungamento penieno può essere eseguito per finalità puramente estetiche in maniera del tutto assimilabile a un qualsiasi altro intervento di chirurgia plastica come la protesi al seno.
La tecnica
Esistono varie tecniche di chirurgia dei genitali esterni maschili per l’allungamento del pene. Quella maggiormente utilizzata al mondo prevede l’esecuzione delle seguenti procedure chirurgiche:
• Sezione del legamento sospensore
• Lipectomia o liposuzione del grasso sovrapubico
• Posizionamento di un distanziatore pubo-cavernoso in materiale protesico
• Plastica a zeta o a VY della cute della regione prepubica
Il legamento sospensore tiene fissata la tunica albuginea del pene alla parte centrale della sinfisi pubica. La sua funzione è quella di mantenere il pene allo stato di erezione all’indietro e all’insù in modo da facilitare la penetrazione vaginale. La sua sezione chirurgica determina uno scivolamento del pene in avanti con un conseguente allungamento dell’organo genitale allo stato flaccido. Tale tecnica rappresenta il tipo di intervento più diffuso, sicuro ed efficace allo scopo di allungare il pene.
Viene eseguito in anestesia locale o spinale tramite una incisione a V invertita a livello della cute della regione prepubica. Il legamento viene sezionato in prossimità della sua inserzione sulla sinfisi pubica. Un distanziatore protesico di silicone viene posto nello spazio formatosi a seguito della sezione del legamento e fissato con un punto alla base del pube. Tale accorgimento tecnico consente un ulteriore guadagno in lunghezza del pene. Nei pazienti obesi è inoltre possibile eseguire l’asportazione del grasso sovrapubico.
Alla fine dell’intervento l’incisione cutanea viene chiusa tramite una plastica a VY invertita. Anche quest’ultima manovra consente un incremento del guadagno in lunghezza dell’organo.
Dopo l’intervento molti autori consigliano di eseguire uno stretching penieno tramite l’utilizzo di specifici dispositvi quali il vacuum constriction device o gli estensori esterni.
Tale intervento, così come descritto precedentemente, consente l’aumento delle dimensioni del pene di almeno due cm di lunghezza.
Aumento del diametro del pene
Al pari dell’allungamento, oggi è possibile, attraverso varie metodiche, aumentare le dimensioni del pene in diametro. Tale tipo di intervento viene eseguito nella maggior parte dei casi in assenza di vere e proprie patologie, pertanto con finalità puramente estetiche.
Esistono varie tecniche, dalla semplice terapia iniettiva fino all’esecuzione di un vero e proprio intervento chirurgico associato all’utilizzo di materiale protesico.
L’iniezione di grasso autologo, prelevato da altri distretti corporei come la coscia o l’addome, e successiva liposcultura peniena, rappresenta una delle prime metodiche utilizzate.
Il gel di acido ialuronico rappresenta un altro prodotto utilizzato nei trattamenti iniettivi per aumentare il diametro penieno. Esistono vari studi in letteratura medica che ne dimostrano l’efficacia, con aumento medio del diametro penieno di 1,5 centimetri, e la scarsità di complicanze.
Anestesia: locale o locale con sedazione.
Visita preliminare, intervento e decorso post-intervento saranno effettuati e monitorati personalmente dalla dottoressa Maria Stella Tarico presso il Centro di Catania.
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