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Post gravidanza: tornerò come prima?

Post. È un messaggio testuale o grafico pubblicato su un social network, ma è anche quel prefisso che precede un verbo, un aggettivo o un sostantivo e che indica la posteriorità di un evento. Oggi parliamo di post-gravidanza, la fase successiva al parto, un periodo molto delicato e complesso per le neo mamme, fra nuove azioni, nuove emozioni e trasformazioni estetiche. Un viaggio nella femminilità senza tempo, travolgente come un’esperienza extrasensoriale, che segna il ritmo di una donna capace di reinventarsi in mille sfumature, e che porta con sé l’energia di una spiritualità sorprendente e assoluta. Si assiste però, allo stesso tempo, ad una rivoluzione fisica ineluttabile… Durante le settimane successive al parto si vive un periodo di assestamento fisiologico, il Puerperio, caratterizzato da una trasformazione morfo-strutturale: i tessuti e i muscoli della pancia, costretti a dilatarsi per accompagnare la crescita della nuova vita, si svuotano improvvisamente e si mostrano rilassati, la pelle appare priva di tono, la linea alba si mostra scura ed evidente. Il seno, grazie agli ormoni e merito anche della preparazione all’allattamento, vive inizialmente un periodo magico: rotondo, pieno, sodo. Ma dopo l’allattamento perde tono, si svuota, si appiattisce o scende in caduta libera. E poi la cellulite, che le alterazioni ormonali fanno letteralmente lievitare. E se è vero che con qualche accorgimento è possibile limitare i danni, è molto difficile che l’addome, il seno, i glutei, le cosce e il peso forma possano tornare alla situazione pre-gravidanza, e coloro che sono predisposte geneticamente ad avere tessuti distrofici ne soffriranno di più. L’inesorabile indifferenza della natura… E quando attività fisica, creme, massaggi, alimentazione equilibrata non bastano per tornare in forma, la nuova medicina estetica, e nei casi più gravi anche la chirurgia plastica, possono darci una mano.

Dottoressa Maria Stella Tarico, chirurgo estetico specializzato: “La cellulite è la patologia più diffusa fra le neo mamme. Quando alterazioni ormonali e varie altre cause interferiscono sul microcircolo del pannicolo adiposo che si trova sotto la cute, le cellule adipose si rompono e i tricliceridi invadono lo spazio fra le cellule, impedendone un sano funzionamento. La cellulite si forma così, con conseguente diminuzione del volume muscolare, ritenzione di liquidi, accumulo di grasso, e quegli orribili, piccoli buchetti sulla pelle che diventa a buccia d’arancia. Nel nostro studio medico la cellulite si combatte ogni giorno con le terapie più elaborate, per una soluzione efficace, visibile, tangibile: MC1, Mesoterapia, Carbossiterapia, e il nuovo sistema Cellfina dedicato a cosce e glutei, che risolve in modo definitivo il più diffuso inestetismo femminile, eliminando le fibre connettive responsabili dell’inconfondibile effetto a buccia d’arancia. Presentato a Milano al Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica (SICPRE), il trattamento prevede l’uso di un dispositivo dotato di oblò che viene applicato sulle parti da trattare. In semplice anestesia locale un ago aspira le fibre connettive presenti ed elimina in modo definitivo l’effetto a buccia d’arancia”.

Un altro effetto collaterale importante interessa l’addome, che spesso in post gravidanza si mostra cadente, lacerato, trasformato, praticamente distrutto. L’intervento più celebre al mondo fra le neo-mamme, l’Addominoplastica, mette al centro della propria attenzione non solo il ripristino della silhouette, la bellezza di un ventre piatto e di una seducente forma a clessidra, il recupero della sicurezza con il partner, la possibilità di indossare outfit che esaltano la linea, ma anche la cura di una preoccupante patologia.

“Lontano dall’essere solo un difetto estetico, la diastasi dei muscoli retti addominali dopo una gestazione comporta seri problemi fisici che condizionano la vita di una donna e la sua salute. Circa due terzi delle donne presenta dopo il parto la cosiddetta linea alba. Si tratta del muscolo principale della parete addominale anteriore: le due parti del muscolo si separano a causa della pressione esercitata dall’utero, creando un solco che può superare i 5 centimetri, e che provoca un lungo elenco di disturbi. In alcuni casi la diastasi si attenua nelle 12 settimane dopo il parto, ma per un terzo delle neo mamme il problema non si risolve, e se la distanza fra i muscoli è patologica compaiono problemi addominali, dolori a colonna vertebrale e bacino, ed eventuali traumi alla pancia diventano pericolosi. Nei casi peggiori si possono verificare ernie epigastriche o ernie addominali”.

Intervento chirurgico dall’anima riparatrice, l’Addominoplastica è quindi l’unica soluzione per ricostruire la parete addominale distrutta. E infine il seno, ptosi, perdita di tono, perdita della forma originaria.

“Per rimediare alla lassità del tessuto ghiandolare e adiposo si può ricorrere alla Mastopessi, che può essere eseguita anche senza protesi. Se una donna è soddisfatta del volume che riempie le coppe quando indossa il reggiseno, non è necessario ricorrere ad un impianto mammario. Un lifting al seno che magicamente torna su e riacquista volume è un’operazione che non fa sempre rima con silicone. Tecnicamente prende il nome di Mastopessi con autoprotesi, cioè tessuto ghiandolare della stessa mammella, che andrà a riempire la parte centrale e superiore del seno esattamente come una protesi. Consiste nel rimuovere la pelle in eccesso, dare forma e volume, conferire ulteriore proiezione al cono mammario, riposizionare in sede corretta il complesso areola-capezzolo. I risultati migliori si ottengono in genere su donne con mammelle pendule di dimensioni non eccessive, e l’effetto migliorativo risulta immediatamente apprezzabile e definitivo dopo circa 6 mesi dall’intervento”.

Gineceo 2.0: libere, forti, indipendenti, consapevoli: le donne in post gravidanza oggi sono determinate a ridiventare se stesse. Qui non si tratta di rientrare nei canoni fissi della bellezza o nella casta delle perfette, ma di intraprendere un cammino di rinascita psicofisica, alla scoperta di una nuova forma, proporzione, armonia. E una nuova gioia di vivere… insieme al nuovo bebè!