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Estesa, completa o… mini? Mini addominoplastica, 8 domande al chirurgo

Si sente spesso parlare di addominoplastica, meno spesso della sua versione mini

Sai tutto sulla mini addominoplastica? Un intervento chirurgico addominale semplificato che può risolvere molte problematiche sia estetiche che funzionali, come eliminare pelle e grasso superflui e ritrovare un addome piatto e una silhouette giovane, agile e scolpita. In linea generale diciamo che l’addominoplastica, estesa, completa o mini, è consigliata solo a persone normopeso, adulti e in buona salute, a donne che non hanno in programma una gravidanza, a pazienti che dopo un forte calo ponderale hanno raggiunto il peso forma ed in caso di disfunzionalità come ernie e laparoceli o diastasi e floppy wall dei muscoli retti. E che non è un intervento per perdere peso, ed ha l’obiettivo di “rimodellare” il corpo dopo una perdita di peso. Ma quali sono le differenze sostanziali fra un’addominoplastica completa ed una mini? Ne parliamo con il chirurgo plastico specialista Maria Stella Tarico, con migliaia di interventi all’addome al suo attivo e una casistica trattata davvero completa.

Che differenza c’è fra un’addominoplastica e una mini addominoplastica?

“La mini addominoplastica è riservata a pazienti che necessitano di rimodellamenti minori ed ha un tempo di recupero più breve. Si esegue nel caso in cui si debbano correggere inestetismi o problemi alla parete muscolare in un’area localizzata fra l’ombelico e il pube. Si tratta di un intervento meno invasivo dell’addominoplastica”.

Che tempi prevede la versione mini?

“La versione mini prevede in genere un ricovero in day hospital, una durata che di solito non supera le due ore (mentre nell’addominoplastica standard o estesa la durata dell’intervento può estendersi a cinque ore) e dopo l’anestesia, regionale con sedazione, la ripresa è tendenzialmente rapida”.

Ci parli delle incisioni.

“Nella versione semplificata dell’intervento l’incisione del chirurgo è singola, piuttosto breve (pochi centimetri) e presente solo a livello sovra-pubico. Eventuali depositi di adipe nella parte più alta dell’addome potranno essere rimodellati con lipo-aspirazione. Nella versione completa sono invece due, una da un fianco all’altro ed una circolare, nella regione di pelle intorno all’ombelico”.

Come si svolge l’intervento?

“Dopo aver eseguito l’incisione il chirurgo scolla l’adipe e la pelle dal muscolo addominale, rimuove il grasso e la cute in eccesso. In caso di diastasi o di floppy wall procede al rinforzo della parete addominale, applicando infine le suture”.

Quali sono i tempi di recupero?

“Dieci giorni con ripresa totale dopo tre mesi, a differenza della completa per cui la ripresa totale può arrivare a sei mesi e la convalescenza a tre settimane”.

Le cicatrici saranno visibili?

“Nella versione mini la cicatrice è simile a quella di un parto cesareo, più piccola e più bassa rispetto a quella di un’addominoplastica completa. Entrambe si troveranno comunque in un’area che sarà coperta dagli slip o dal bikini”.

Quali sono i soggetti candidati alla mini addominoplastica?

“Giovani donne in post gravidanza, pazienti in post obesità, soggetti in età avanzata”.

Come capire se basta una “mini”?

“Desidero subito sottolineare l’importanza fondamentale della prima visita: nel corso del primo incontro si ha tutto il tempo di confrontarsi con i pazienti, di analizzare i loro desideri e le reali necessità, di controllare se sono affetti da patologie, di definire il percorso chirurgico al quale devono sottoporsi. Solo al termine della prima visita sarà possibile stabilire l’indicazione chirurgica specifica del paziente. Si parte dall’aspetto etico, estetico e funzionale, passando da una consulenza approfondita per poi giungere allo studio del giusto protocollo personalizzato”.