Al momento stai visualizzando Digrigni i denti? Bruxismo, cos’è, come si cura

Digrigni i denti? Bruxismo, cos’è, come si cura

Stringere, serrare, sfregare, digrignare… bruxismo, un’involontaria contrazione dei muscoli della masticazione. Ma nuove terapie lavorano per il benessere di nostri denti.

Identikit di una formula multifunzione: proteina botulinica, pioniera nel mondo della bellezza, è di nuovo artefice di una rivoluzione nel campo della medicina. Le nuove frontiere della sua applicazione in campo terapeutico, oltre che estetico, mostrano una tavolozza di possibilità numerose e di eccezionale trasversalità, con tutta l’avanguardia di una copiosa letteratura e della più moderna ricerca scientifica. Dopo aver osato ridefinire il ruolo della jeunesse nel mondo, l’ormai leggendaria proteina dagli effetti anti-age, capace di entrare in azione e sfidare il tempo, oggi è impegnata in un numero sempre maggiore di attività, come nel trattamento di una patologia che causa diversi disturbi, tra cui l’usura dei denti, il dolore alla mandibola e il mal di testa cronico: il bruxismo. Ne parliamo con la dottoressa Maria Stella Tarico, chirurgo plastico specialista e master in medicina estetica.

“Il bruxismo può verificarsi di notte come anche di giorno: è una condizione patologica in cui si digrignano i denti, sfregando l’arcata superiore con quella inferiore e serrando le mascelle. Viene chiamata parafunzione: è difficile indicarne una causa specifica, e fra i numerosi fattori che possono provocare il disturbo troviamo stress, ansia, disturbi del sonno, problemi di emotività o psicologici, ma anche una malocclusione, cioè il disallineamento delle arcate dentarie. Questo provoca usura dei denti, lesioni, aumento della sensibilità, perdita dello strato di smalto, malesseri vari come cefalea o dolore alle orecchie e alla mascella”.

Qualche consiglio a chi ne soffre?

“Attenzionare, proteggere, curare i nostri denti è fondamentale per noi e per la nostra vita. Alla loro salute sono legate le più ancestrali azioni quotidiane, come sorridere, masticare il cibo (prima digestio fit in ore!) ed anche parlare, perché il rapporto tra lo stato dei denti e la fonazione (cioè il processo fisiologico attraverso il quale produciamo i suoni) è imprescindibile. L’attenzione alla prevenzione e la cura del cavo orale sono i migliori alleati di una buona qualità della vita. Il trattamento del bruxismo è finalizzato non solo alla protezione dei denti, ma anche al benessere diurno e al riposo notturno”.

Amo i miei denti: un’affermazione che diventa progetto concreto e missione innovativa grazie all’utilizzo off-label della proteina botulinica. Nasce così una terapia che punta su formule a bassa concentrazione del botulino di tipo A, capace di svolgere un’azione miorilassante mirata e di provata efficacia.

“Purtroppo sempre più spesso ci si accorge che il bite notturno non è sufficiente. L’iniezione della proteina botulinica di tipo A in micro-dosi, nei muscoli massetere e temporale, è un’ottima terapia per chi soffre di bruxismo, poiché sfrutta l’effetto del rilassamento muscolare temporaneo. Si tratta comunque di un trattamento sicuro ed efficace solo se viene eseguito da personale medico specializzato e in seguito ad una diagnosi ben precisa. I vantaggi clinici sono tali da incoraggiare l’uso della proteina botulinica in questo campo”.