Quando belle fa rima con sane: scleroterapia, una terapia della bellezza, senza dimenticare la salute.
Già scritti i buoni propositi per il 2024? Meno alcol, più attività fisica, dieta vegana, integratori detox… C’è chi fa i conti con chili di troppo o con stress da eccessi, e c’è anche chi fa i conti con un inestetismo/patologia delle gambe di colore blu, rosso e viola, che con la stanchezza post-feste si acutizza: capillari e vene varicose. Certo in inverno, grazie ai collant 50 den, i leggins o i maxi abiti alla caviglia è possibile occultare le teleangectasie, ma per chi desidera eliminare il problema ed essere pronto per la bella stagione, è questo il momento giusto per procedere con una terapia adeguata.
È un disturbo che riguarda molte donne (ma anche gli uomini ne sono affetti), come risolverlo? Beneficiare quotidianamente della doccia, ma non troppo calda, sollevare le gambe, mangiare sano, camminare all’aria aperta, coccolarsi con un leggero massaggio serale con l’aiuto di oli e creme… Ma quando una circolazione pigra si trasforma in insufficienza venosa e la vasodilatazione dei vasi sanguigni diventa più evidente, meglio non trascurare questo aspetto ed evitare che diventi permanente. Ne parliamo con la dottoressa Maria Stella Tarico, chirurgo plastico specialista e master in medicina estetica:
“Se la comparsa di capillari e vene varicose viene considerato un fattore estetico, c’è da sottolineare che questi inestetismi sono spesso segnale di una patologia che colpisce il sistema circolatorio, l’insufficienza venosa, che può complicarsi e cronicizzarsi. Non bisogna mai sottovalutare il problema, specie se il paziente accusa gonfiori, bruciori o dolore agli arti inferiori, ed è meglio affidarsi ad uno specialista”.
Quali terapie sono indicate per ridurre gli inestetismi degli arti inferiori come capillari e vene varicose?
“Oltre ai tradizionali trattamenti sclerosanti, iniezioni di sostanze liquide nei vasi dilatati che chiudono la vena e ne consentono il riassorbimento, oggi abbiamo a disposizione trattamenti innovativi come la schiuma sclerosante endovenosa e il laser”.
In cosa consiste la terapia della schiuma sclerosante?
“La scleroterapia ecoguidata con schiuma, insieme al metodo tradizionale, oggi è molto utilizzata, ed in certi casi risulta essere più efficace: l’agente sclerosante in forma schiumosa viene visualizzato grazie ad ecografia, ed è possibile controllarne la diffusione”.
Dove si svolge il trattamento?
“Viene eseguito in ambulatorio, non necessita di anestesia né ricovero, è ripetibile ed ha un costo contenuto. La durata ed il numero delle sedute dipendono comunque dall’estensione del problema e dalla risposta individuale del paziente”.
Come prepararsi alla terapia?
“Nessun particolare accorgimento, solo evitare applicazioni di creme, epilazioni dell’area ed esposizione ai raggi UV alcuni giorni prima del trattamento. Nel post-trattamento è meglio astenersi da particolari stress o docce molto calde. Inoltre sconsigliamo la terapia sclerosante durante la stagione estiva: meglio evitare l’esposizione al sole anche fino ad un mese dopo il trattamento”.
Ci parli del trattamento laser.
“Se il trattamento base resta la scleroterapia, trattare vasi al di sotto di un certo calibro risulta però impossibile, così come utilizzare certi farmaci su soggetti allergici. In questi casi ci viene in aiuto il laser per trattamenti vascolari: con il suo impulso calibrato sulla giusta lunghezza d’onda agisce sui vasi sanguigni dilatati, spaziando dalla couperose all’eritrosi, dagli angiomi alle cicatrici in fase infiammatoria, dalle lesioni cicatriziali fino alle teleangectasie. Agisce sul pigmento rosso e sui vasi sanguigni superficiali, e in poche sedute elimina le strutture vascolari alterate”.
Massima efficacia, estrema sicurezza, nessun dolore. Effetti collaterali?
“Pari a zero. La radiazione luminosa viene emessa in modo selettivo, senza intaccare i tessuti circostanti, quindi adatta ad aree estremamente delicate. E grazie ad un sistema brevettato di raffreddamento, nessun fastidio collegato al calore, nessun danno da ustione. Ricordiamo infine che prima di qualsiasi trattamento, sia laser che sclerosante, le teleangectasie richiedono un inquadramento medico ed un approfondimento angiologico con eco-colordoppler venoso”.