Quali analisi si fanno prima di sottoporsi ad un intervento di chirurgica plastica, ricostruttiva ed estetica? Cosa chiede il medico per conoscere lo stato di salute generale del paziente? Esami pre-operatori, analisi molto semplici che si eseguono in giornata.
Viaggio nella fase pre-operatoria: dall’emocromo all’elettrocardiogramma, dalla RX torace alla mammografia.
Da queste parti, nell’Europa più evoluta in fatto di leggi e controlli, la sicurezza nel campo della chirurgia plastica aumenta, e ne siamo orgogliosi: è il tema più sentito da ricercatori, chirurghi e professionisti del settore, e i nostri pazienti sono maggiormente tutelati rispetto ad altre aree demografiche. Ed è così che abitualmente, prima di un intervento chirurgico, veniamo sottoposti a vari esami, anche in funzione della valutazione anestesiologica.
Ciak, si parte, e si comincia dalle analisi. In sala operatoria, più che la nuova misura del seno o la quantità di grasso sull’addome, conta ciò che portiamo scritto nel sangue. Ancora una volta è la salute il filo conduttore di un racconto che si muove tra l’estetica e il rigore, due dimensioni che questa branca della chirurgia alterna con magnifico equilibrio, coniugando il desiderio di bellezza e funzionalità alla salvaguardia del paziente.
Pronto o no all’intervento? L’ultima parola spetta al chirurgo e all’anestesista, come ci spiega la dott.ssa Maria Stella Tarico, chirurgo plastico specializzato:
“Il controllo degli esami pre-operatori è una fase molto importante in prossimità dell’intervento, per verificare se il paziente è pronto per la chirurgia. Lo scopo è quello di conoscerne lo stato di salute generale, affinché sia nelle migliori condizioni per affrontare l’operazione in tutta sicurezza. La lettura dei referti offre le maggiori garanzie affinché tutto proceda per il meglio e consente di prevenire eventuali complicazioni”.
Quali sono gli esami pre-operatori a cui bisogna sottoporsi?
“Si comincia dall’emocromo, un semplice test di laboratorio, uno strumento diagnostico fondamentale che fornisce dati importanti sulla salute complessiva e sul funzionamento del sistema ematico di un individuo. Ci da informazioni essenziali sulle cellule del sangue: misura il numero e la composizione di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine in un millimetro cubo di plasma. I globuli bianchi sono cellule che difendono l’organismo da infezioni, infiammazioni o allergie, i globuli rossi sono cellule contenenti emoglobina che apporta ossigeno al sangue e le piastrine sono cellule che determinano una regolare coagulazione. Segue un elettrocardiogramma o ECG, un esame diagnostico non invasivo di tipo strumentale che registra l’attività elettrica del cuore e consente di rilevare eventuali aritmie, squilibri elettrolitici o altri disturbi cardiaci. Infine si richiede una radiografia del torace, un esame che utilizza raggi X per indagare eventuali patologie dei polmoni o dell’area anatomica posta al centro del torace. In caso di chirurgia della mammella (mastoplastica additiva, riduttiva, mastopessi…) è richiesta anche un’ecografia mammaria ed una mammografia per valutare il seno nella sua struttura adiposa e fibrosa. E in caso di rinoplastica bisogna sottoporsi anche a TAC maxillo facciale, che consente lo studio delle strutture scheletriche che compongono l’area, cioè le ossa facciali, le orbite ed i seni paranasali”.
Rispetto, difesa, protezione e tutela del paziente. Questi i valori rilevanti nella pratica di una chirurgia nobile e moderna. Valori che contraddistinguano anche la fase pre-operatoria, una fase fondamentale nel contesto di un intervento chirurgico. Questi esami standard permettono un rapido check up e consentono al medico una panoramica sullo stato di salute del paziente. Un’occasione per verificare che sia tutto ok! Ricordiamo inoltre che prima di un intervento chirurgico è bene avere sane abitudini, limitare l’uso di tabacco e alcol, mangiare cibo sano, fare esercizio fisico, riposare bene e organizzare tutto prima di sottoporsi all’operazione.