Amanti del filler e del gentle aging, se i risultati non sono conformi alle aspettative, rilassatevi! C’è la Ialuronidasi, la soluzione immediata a volumi eccessivi, asimmetrie, formazioni di noduli, granulomi e cordoni. Scopriamo insieme come funziona l’antidoto in grado di cancellare gli effetti non desiderati.
Filler mal riuscito? Dissolto in 24/48 ore. Il rimedio è la Ialuronidasi, un antidoto specifico che accelera la naturale neutralizzazione dell’acido ialuronico
Mentre gli innumerevoli addict del soft retouch (il filler con acido ialuronico, macro trend del momento!) si danno appuntamento dal medico estetico per sottoporsi alle più svariate terapie iniettive gentle aging, la medicina estetica, quella mini invasiva, preventiva e rigenerativa, ha già messo a disposizione strumenti avanzati come la Ialuronidasi, per far sì che il paziente ottenga sempre i risultati desiderati e possa correggere quelli indesiderati.
Ritoccare gli inestetismi, ritardare gli effetti dell’invecchiamento, valorizzare la propria bellezza con risultati naturali: l’acido ialuronico, un prodotto biologico e biocompatibile, un polimero di zuccheri appartenente alla famiglia del glicosaminoglicano ed una delle molecole star del beauty world, induce la stimolazione di collagene ed elastina, ripristina i volumi perduti, migliora la compattezza della pelle rendendola più tonica, liscia, idratata e rimpolpata. Basta un filler, e alle rughe, alle occhiaie, agli zigomi appiattiti, agli inestetismi del mento e del naso, alle labbra sottili e disidratate, alle mani segnate dal tempo, ai glutei bassi e cadenti e persino al lobo dell’orecchio svuotato si può dire bye bye! A seconda del suo peso molecolare, infatti, può svolgere diversi ruoli diventando un prezioso alleato in ambito estetico, e con le metodiche più avanzate e l’esperienza di uno specialista è possibile ottenere dei risultati sorprendenti. Ma se le micro-iniezioni di acido ialuronico sono la tendenza 2024 per trattamenti di refresh e retouch, cosa succede se il risultato non è quello sperato? Ne parliamo con la dottoressa Maria Stella Tarico, chirurgo plastico specialista e master in medicina estetica.
“Nonostante l’alta sicurezza del trattamento, anche il filler con acido ialuronico non è esente da complicazioni, specie se eseguito da mani inesperte. Risultati non conformi alle aspettative possono richiedere un intervento correttivo. La Ialuronidasi, un’enzima in grado di degradare l’acido ialuronico senza influenzare la vitalità dei fibroblasti né quella della cute, si rivela un prezioso rimedio, perché se usato da professionisti può ridurre eventuali granulomi o riportare l’area trattata alla sua condizione originaria”.
Asimmetrie, noduli, granulomi e cordoni che possono formarsi anche dopo diversi giorni dal trattamento, ma anche volumi esagerati o esiti innaturali, si possono quindi trattare con Ialuronidasi, che scioglie rapidamente gli effetti indesiderati del filler nelle successive 24/48 ore. Ma come possiamo evitarne la formazione? Per saperne di più, abbiamo chiesto alcuni consigli all’esperta.
- “Chiedete sempre che tipo di filler usa il professionista a cui vi rivolgete. Assicuratevi che non sia di scarsa qualità, non permanente e che permetta un movimento dinamico del viso”.
- “Chiarite sempre al medico i vostri obiettivi estetici e prima di sceglierlo consultate i casi da lui trattati, esaminando le foto del pre e del post trattamento”.
- “Non fate il filler subito prima di un evento, anche se edemi o ecchimosi sono rari e comunque temporanei, per ottenere il risultato definitivo (o per correggerlo) occorrono alcuni giorni”.
- “Non assumete anticoagulanti almeno una settimana prima del trattamento”.
- “Non fatevi attrarre dalle procedute low cost o da medici troppo economici”.