Sono i nuovi pazienti 2.0. Esigenti, selettivi, d.o.c. Consapevoli della propria unicità, chiedono un trattamento personalizzato, individuale ed esclusivo. Desiderano togliersi ogni dubbio su tutti gli aspetti della procedura chirurgica e sui possibili risultati. E solo dopo essersi sottoposti ad accurata visita specialistica pre-operatoria, chiedono al chirurgo quale sarà il costo dell’intervento. Per loro niente preventivi on line. Per loro una consulenza medica è tutt’altro che virtuale, in chat, via email o telefonica. Dalla decisione di sottoporsi ad un intervento di chirurgia plastica o ad un trattamento di medicina estetica, fino al lettino della sala operatoria o dell’ambulatorio medico, il passo non è mai breve, e l’unica corsia preferenziale è la raccomandazione di un’analisi personale e identitaria. Customized only.
Se per dipingere un quadro occorrono in media 21 passaggi, come analizzare il soggetto, scegliere i giusti colori, scegliere gli strumenti, l’approfondimento della tecnica, la preparazione della tela e degli spazi di lavoro, e uno schizzo, un bozzetto con la matita come studio preparatorio – anche per Vincent Van Gogh, che addirittura firmava i suoi disegni come i lavori finali – passaggi importanti per il raggiungimento di un risultato d’autore e dove nulla è affidato al caso, immaginiamo in chirurgia… Si chiama valutazione pre-operatoria. E’ un percorso imprescindibile, che focalizza l’attenzione su piccole e grandi storie, su micro e macro dettagli, sia in caso di lievi correzioni che di evidenti trasformazioni. Quello che conta è poter condividere un incontro tematico con finalità di confronto, dove la valutazione dell’entità del difetto estetico del paziente incontra la metodica dell’intervento, e dove paziente e chirurgo si ritrovano per discutere e creare relazioni privilegiate tra i rispettivi mondi, quello delle reali potenzialità e quello delle aspettative, elaborando ingredienti creativi, stadi emozionali e stati d’animo, con logica, razionalità, competenza, esperienza, saggezza. Ogni paziente è diverso da un altro. Ogni centimetro del nostro corpo ha un valore soggettivo, ed è unico, irripetibile, assolutamente originale.
Abbiamo chiesto alla dr.ssa Maria Stella Tarico, che ha fatto dell’unicità il suo stile di vita e di professione chirurgo, perché non è possibile effettuare preventivi on line:
“Le consulenze mediche non possono essere virtuali: in campo chirurgico è necessario il contatto fra medico e paziente per poter stabilire, in primis, l’idoneità del paziente stesso al trattamento richiesto. Valutazione dell’entità del difetto fisico, condizioni generali di salute, esami clinici pre operatori… E poi ogni intervento ha una quotazione a sé. Le variabili da tenere in considerazione sono molte: la complessità dell’intervento, la tecnica chirurgica prevista e il tipo di protesi sono solo alcune di esse. E’ necessario sottolineare che, soprattutto in caso di interventi molto importanti, preventivi generici, standardizzati, o peggio ancora troppo bassi, vanno sempre a discapito della sicurezza del paziente”.
La nostra unicità è il dono più prezioso che abbiamo, e l’unicità dell’intervento a noi riservato è la cosa più preziosa che il chirurgo possa darci. Ogni trattamento, sia di medicina estetica che di chirurgia plastica, è come un’avventura. Un viaggio emozionante, uguale solo a se stesso. Accessorio indispensabile per cominciare il viaggio, il consulto specialistico pre-operatorio, per un risultato pronto da indossare sulla nostra pelle, come un abito sartoriale realizzato su misura.
Tutti nascono unici, solo alcuni continuano ad esserlo, diceva Bob Marley. Noi vogliamo restarlo.