Al momento stai visualizzando Rinoplastica, la formula del naso perfetto
Rinoplastica

Rinoplastica, la formula del naso perfetto

Icona del sesto senso, dettaglio dall’assoluta centralità, fulcro dell’armonia del viso. Organo e sede dell’olfatto, partecipa alla fonazione e costituisce la parte iniziale delle vie respiratorie: il naso! Il suo rimodellamento è uno degli interventi più richiesti al mondo: ridisegnato nelle linee, reinterpretato nelle forme, rivisitato nei volumi, declinato in piccoli e grandi ritocchi estetici, ma anche funzionali, gioca sempre un ruolo da protagonista. Ma qual è la formula magica del naso perfetto? Una formula su cui chirurghi estetici e ricercatori sembrano d’accordo è 106°, l’angolo ideale calcolato partendo dal labbro superiore fino alla punta del naso, un dato che rasenta una precisione matematica in ambito estetico e che determina l’NTP ideale, cioè il nasal tip projection. Ne parliamo con il chirurgo plastico specialista Maria Stella Tarico.

“Volti come quello di Scarlett Johansson, Kate Middleton, Jessica Biel o Kate Beckinsale rientrano nella rosa delle “perfect nose woman” perché vantano un NTP ideale, è vero. L’angolo di 106 gradi sarà pure il più apprezzato esteticamente, ma ideali a parte è molto importante che ad ogni paziente venga proposta una soluzione proporzionata al suo viso, affinché il risultato finale sia il più naturale possibile. Oggi chi ha il naso “rifatto” non è più riconoscibile come un tempo, quando tutti gli interventi venivano eseguiti in modo molto simile. Il trattamento chirurgico personalizzato e l’approccio tailor made stanno emergendo in tutte le specialità”.

Affinare una forma allargata, rimpicciolire la punta, eliminare inestetiche gobbe o avvallamenti. Ma le deformità nasali esterne sono spesso associate ad alterazioni della morfologia interna.

“La Rinoplastica è un intervento chirurgico dedicato esclusivamente a chi desidera fare correzioni estetiche, e può interessare il gibbo, la punta, le narici, la columella. Si parla invece di Rinosettoplastica quando si associa il trattamento della parte funzionale. Con la Rinosettoplastica, infatti, si vanno a trattare deviazioni del setto, difetti post traumatici, ipertrofie dei turbinati e problemi respiratori. Si tratta di un intervento un po’ più complesso, ma che in genere permette di risolvere in maniera definitiva questa tipologia di problemi. Per entrambi gli interventi il fastidio post operatorio è assolutamente minimo grazie all’uso di tamponi di nuova generazione, che non aderiscono alla parete nasale e quindi non provocano dolore al momento dell’estrazione. La Rinoplastica chiusa è una tecnica operatoria che viene eseguita attraverso piccole incisioni all’interno del naso e attraverso le narici, con cui viene modificato lo scheletro nasale in caso di lievi imperfezioni o irregolarità. La Rinoplastica aperta si esegue incidendo la columella alla base del naso, è più complessa ma più precisa, in quanto le strutture nasali possono essere rimodellate alla vista del chirurgo, ed è una tecnica riservata a nasi con difetti importanti. In ogni caso, alla completa guarigione, nessuna cicatrice evidente. Una durata da 30 a 120 minuti (la durata è inferiore se eseguito con sole finalità estetiche, maggiore se si trattano anche problematiche funzionali), un ricovero che in genere è di 24 ore, un recupero in max 7 giorni. L’avanzamento raggiunto dalle tecniche chirurgiche, oggi più conservative, garantisce la guarigione ossea e cartilaginea in circa una settimana, e gli effetti sono definitivi”.