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La Mastoplastica Additiva non è (e non deve essere) dolorosa. A meno che…

Surgery room, questo è il nostro set. Motore partito… Tutti pronti e… Azione! Mastoplastica Additiva, un capolavoro da realizzare solo con un regista d’autore. Mai con un piccolo budget. E con delle interpreti che facciano bene la loro parte: le pazienti. Un’opera in diversi atti, che comincia dalla visita pre operatoria per poi culminare con un esito eccellente, armonico e naturale. E soprattutto senza dolore

I seni rimodellati dalla Mastoplastica Additiva, eseguita per correggere difetti e malformazioni, per modificare in senso migliorativo mammelle che non si sono mai sviluppate in modo completo, che presentano asimmetrie o che hanno perso tonicità in seguito ad allattamento o calo ponderale, elargiscono femminilità sui profili corporei delle beauty addicted di tutto il mondo. Un volume morbido e sensuale amato dalle celebrity, consacrato dal mainstream, adorato dagli uomini e indossato con disinvoltura dalle donne di tutte le età. E chi desidera sottoporsi in futuro a Mastoplastica Additiva si chiede… sarà dolorosa? Ne parliamo con il chirurgo plastico specialista Maria Stella Tarico.

L’intervento di Mastoplastica Additiva comporta dolore?

“NO. Grazie ai nuovi farmaci e ai nostri nuovi protocolli antidolorifici per prevenirne la comparsa, il dolore durante e dopo l’intervento di Mastoplastica Additiva oggi è di solito pari a zero. Comunque il fastidio post operatorio è un fattore molto soggettivo, e spetterà al chirurgo scegliere nella sua equipe un buon anestesista e consegnare alla paziente, alle dimissioni, un protocollo antidolorifico personalizzato”.

Perché solo alcune pazienti provano dolori post operatori? 

Il dolore è una delle possibili complicanze del post operatorio. Non è normale, non è fisiologico, è solo una problematica, e non così comune. Ma può succedere per svariati motivi, ed è per questo che durante la prima visita pre operatoria il chirurgo deve spiegare tutti i dettagli, non solo dell’intervento, ma anche dei comportamenti da assumere subito dopo”.

Mastoplastica Additiva, i dettagli da non trascurare

Dettaglio numero uno, la tecnica utilizzata per l’inserimento dell’impianto mammario. 

“La Dual Plane (doppio piano), che prevede il posizionamento dell’impianto nel polo superiore sotto il muscolo pettorale e nel polo inferiore sotto la ghiandola mammaria, consente non solo di nascondere la protesi (e quindi non dare l’effetto “a palla”), ma anche di evitare il dolore post operatorio. È chiaro che deve essere eseguita correttamente, quindi la scelta del chirurgo è fondamentale”.

Dettaglio numero due, una corretta anestesia.

“Se la mission della chirurgia estetica è quella di dispensare bellezza e funzionalità, quella dell’anestesia è di ridurre al minimo i disagi. Abolire l’ansia e il dolore, proteggere il paziente da ogni fonte di stress, sorvegliare le funzioni vitali. La scelta dell’anestesia più adeguata per ogni singolo paziente inizia con il conoscere non solo la sua storia clinica, ma anche il suo grado di apprensione e di paura. La presenza di un buon anestesista prima, durante e dopo ogni intervento chirurgico offre le maggiori garanzie affinché tutto proceda per il meglio”.

Dettaglio numero tre, un corretto protocollo antidolorifico per il post operatorio.

“Il percorso condiviso non si ferma subito dopo l’intervento, ma continua con la gestione del dolore e di possibili altre dinamiche post operatorie, con protocolli antidolorifici personalizzati che sappiano dialogare col paziente e con la sua cultura del benessere”. 

Dettaglio numero quattro, il reggiseno elastico compressivo.

“Mastoplastica additiva, ma anche riduttiva, mastopessi, sostituzione protesi, oncoplastica, quadrantectomia: il risultato finale non dipende solo da come si svolge l’intervento, ma anche dalla fissazione corretta del reggiseno compressivo e dal giusto supporto. Un reggiseno non adatto può non sostenere correttamente, può causare asimmetria fra le mammelle, può enfatizzare la visibilità delle cicatrici e può provocare dolore. Il buon chirurgo raccomanda sempre, già in sede di visita pre operatoria, il reggiseno compressivo da indossare per circa un mese”. 

Dettaglio numero cinque, il riposo post operatorio. Last but not least! 

“Ultimo dettaglio ma non meno importante, anzi fondamentale, nelle successive 48 ore la paziente deve stare a riposo, così potrà guarire più velocemente. Tra i movimenti sconsigliati c’è quello di sollevare le braccia. Per i primi 3 o 4 giorni è raccomandato dormire con il busto rialzato. Dopo sette giorni potrà gradualmente recuperare la routine quotidiana, evitando attività faticose come sollevare pesi o correre. L’attività sportiva potrà essere ripresa a 60 giorni dall’intervento”.