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Chirurgo plastico: come smascherare il “non specialista”

La riscoperta della parola in un’epoca in cui sembra che siano solo le immagini a vincere. La parola in questione è “Specialista”: sostantivo maschile e femminile, letteralmente “chi si è specializzato in un settore di una scienza, di un’arte o di una professione” (Treccani), e in particolare quel medico chirurgo che dopo la laurea ha conseguito il diploma di specializzazione in una disciplina medica o chirurgica.

Specialista, come una parola d’ordine. Un distacco dai “non specializzati” che assicura esperienza, almeno cinque anni di pratica in ospedale, dimestichezza con tecniche operatorie e device utilizzati. Quindi se stai per sottoporti ad un intervento, assicurati prima di tutto che il chirurgo sia uno specialista. Ne parliamo con la dottoressa Maria Stella Tarico, chirurgo plastico specialista.

“ Il conseguimento della laurea in Medicina e Chirurgia è solo il primo passo per diventare chirurgo plastico. Sono necessari altri cinque anni di studio e lavoro per conseguire la specializzazione in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, titolo che si ottiene al termine della scuola di specializzazione universitaria. In Italia, però, siamo in presenza di lacune normative: se in ambito pubblico i medici non specialisti non possono operare da soli (Corte di cassazione con sentenza n. 10152/2021 e vari altri decreti e leggi), in ambito privato alcuni interventi possono essere eseguiti anche da un medico non specialista. È una legge che risale al 1950: essere medici dà diritto al libero esercizio della professione senza limitazioni, anestesiologia e radiologia escluse. Perché tutto questo è possibile? Ci auguriamo che al più presto vengano introdotte delle norme che prevedano l’obbligo della specializzazione per lo svolgimento di interventi chirurgici anche nella libera professione e in cliniche private”.

Oltre la laurea… c’è di più! Ma come si smaschera il non specialista? Come tutelarsi?

“Il modo più semplice per sapere se un medico è iscritto all’albo e quale specializzazione ha conseguito è quello di collegarsi a “Fnomceo”, sito web ufficiale della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri”.

Dimmi che specializzazione hai e ti dirò chi sei. E se è vero che ogni persona può avere qualcosa di speciale da offrire al mondo… beh, ci auguriamo che ogni chirurgo offra la sua specializzazione quando opera.

“Anche nella Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica la durata della gavetta è necessaria affinché un medico chirurgo possa maturare un’adeguata esperienza e quella freddezza e lucidità necessarie per poter gestire le emergenze nei tempi strettissimi che ha a disposizione nel corso di un’operazione. La chirurgia può considerarsi di fatto una pratica sicura solo se esercitata da specialisti preparati che si sono formati in maniera completa”.