Medicina estetica. Tutti la vogliono, tutti la amano, tantissimi la praticano. È la nuova medicina alla conquista del sistema. Volto rimodellato, zigomi scolpiti, mento ridefinito, rughe d’espressione sparite, labbra carnose, pelle turgida ed elastica, profilo nasale perfetto, sopracciglia arcuate, fronte e contorno occhi liftato… esistono oggi dei codici precisi per definire l’ideale di bellezza? Da qualche tempo i canoni estetici sembrano soggetti a quella omologazione che pervade il nostro moderno stile di vita, fra ribellione anti-age e appartenenza ad uno status symbol. E alcuni medici che eseguono questo tipo di trattamenti sembrano convergere verso scelte standardizzate, identificare dei modelli circoscritti, dare origine ad una stirpe dell’over ritocco. Ma a sconvolgere il luogo comune ci sono anche medici estetici che sembrano ribaltare ogni certezza e optare su scelte uniche e personalizzate.
– La medicina estetica rende i volti tutti uguali?
Dottoressa Maria Stella Tarico, chirurgo plastico: “Non è la medicina estetica che tende all’omologazione, sono i medici che a volte non sanno consigliare il paziente. Se la richiesta di trattamenti al viso è sempre più importante, se il numero di pazienti che cercano nella medicina estetica la soluzione ad un disagio emotivo ed ai propri inestetismi è sempre in aumento, questo non deve necessariamente portare ad un’omologazione delle caratteristiche somatiche, ad uno stereotipo di bellezza rigidamente precostituito e generalizzato che prescinde dal contesto. Desiderare di apparire eterni ventenni a 50 anni, chiedere il naso o le labbra di questa o quella celebrities, aspirare a modelli di bellezza già codificati sono richieste che riceviamo quotidianamente, ma che non vanno assecondate. Non è saggio idealizzare specifici canoni di bellezza. La regola generale del medico deve essere quella di valutare bene i singoli casi, esaltare la bellezza personale e identitaria del paziente e sconsigliare sempre un’idea estetica che prescinda dall’armonia, la misura, l’equilibrio e la proporzione dell’intero volto”.
Fra i miti da sfatare, altro luogo comune fra i neofiti è quello della permanenza degli esiti. E fra le più frequenti domande che i pazienti si pongono c’è anche questa:
– I trattamenti di medicina estetica sono permanenti?
Dottoressa Maria Stella Tarico: “ No. I filler “riempitivi” attualmente più utilizzati sono a base di acido ialuronico. Garantiscono la maggiore sicurezza e un effetto naturale, e sono totalmente biocompatibili, bioriassorbibili e biologici. Inducono una buona stimolazione del collagene e di fibre elastiche e stimolano l’idratazione cutanea. La medicina estetica oggi si avvale della grande versatilità di questa sostanza, che grazie alle diverse formulazioni e ai diversi pesi molecolari viene impiegata per la biorivitalizzazione, per la correzione delle rughe e per la volumizzazione di vari distretti corporei, ma l’effetto è temporaneo. I tempi in cui le rughe venivano spianate con filler permanenti, che correzione dopo correzione riducevano il viso che invecchiava ad una maschera innaturale, sono spariti”.
Infine la domanda più ricorrente fra gli apocalittici del Botox è la seguente:
– Il trattamento di proteina botulinica paralizza il viso?
Dottoressa Maria Stella Tarico: “È luogo comune che il Botox blocchi le capacità mimiche del viso. Ma se il trattamento è fatto bene, se il medico è quello giusto, se si presta attenzione alle quantità che vengono iniettate e si utilizzano prodotti di alta qualità, questo è falso. Rilassamento dei muscoli e distensione delle rughe non devono intaccare in alcun modo l’espressività singolare, soggettiva e individuale di un volto, ma solo attenuare i segni del tempo. Il viso apparirà semplicemente più fresco, rilassato e giovanile”.