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Chirurgia estetica e norme di sicurezza: le regole da seguire per evitare sorprese

Chirurgia estetica e norme di sicurezza: le regole da seguire per evitare sorprese

venerdì 28 giugno 2019

La passione per il ritocco estetico è ormai un fenomeno sociale. L’Italia ama la chirurgia plastica. Siamo il quarto paese al mondo fra quelli che spendono di più, dopo Stati Uniti, Brasile, Giappone, seguiti dal Messico, e la spesa dei paesi della top five corrisponde a metà della spesa globale. Secondo i dati del sito Research and Markets, il valore del mercato mondiale della chirurgia plastica era 20 miliardi di dollari già nel 2017, e raggiungerà 27 miliardi di dollari entro la fine di quest’anno. E mentre la tribù della bellezza cresce, come i maestri (o i presunti tali) di questa professione, anche i nostri legislatori si impegnano nel garantire una maggiore sicurezza, per tutelare il paziente che si sottopone a questo tipo di interventi: controlli sulla qualità dei materiali utilizzati, sull’appropriatezza degli atti medici, obblighi informativi per i pazienti, aggiornamento delle linee guida, selezione degli specialisti autorizzati ad eseguire gli interventi. Safety and Prevention, sicurezza e prevenzione: due concetti strettamente collegati. Quando si verifica un incidente, ancora oggi si sente parlare di sfortuna, ma un incidente può essere causato dal mancato rispetto delle norme di sicurezza. Il nuovo trend è quello di regole più severe in tutta l’Europa, nuove leggi per regolamentare il settore. La Società Internazionale di Chirurgia Plastica Estetica (ISAPS), i cui report convalidano il boom della chirurgia plastica, puntano l’attenzione sulla necessità di uniformare i protocolli legislativi, di formazione e di nuove regole. Ed anche i Labs dell’industria estetica e le aziende farmaceutiche fanno oggi a gara per produrre affidabilità, innovazione, alta tecnologia. Italia e Francia restano comunque a tutt’oggi i paesi con livelli di sicurezza più avanzati, e rappresentano modelli d’eccellenza in tutta Europa. La legge Martini ne è un esempio: stop ai chirurghi improvvisati e non specializzati, solo alcuni specialisti sono autorizzati ad eseguire interventi al seno, vietate le operazioni di Mastoplastica additiva a scopi estetici su minorenni, registro nazionale e regionale delle protesi mammarie, protocollo che garantisce la piena tracciabilità dell’intervento e del follow-up.

Ma quali sono le regole da seguire per evitare sorprese?

Dr. Maria Stella Tarico: “Un intervento di chirurgia estetica è un’operazione chirurgica a tutti gli effetti, e deve seguire delle regole imprescindibili per la salute del paziente. Si incorre in gravi rischi solo quando non si adottano le misure di sicurezza che la legge, ed anche il buon senso, impongono. La maggior parte degli incidenti accadono in strutture non attrezzate. Regola numero uno: scegliere un day surgery o una clinica che segua le normative previste. Regola numero due: scegliere un chirurgo specialista con particolare competenza in chirurgia estetica, e con il maggior numero possibile di interventi eseguiti nel settore.”

Il buon chirurgo ha come obiettivo migliorare la vita del paziente, affronta ogni intervento in modo responsabile, è umanamente e professionalmente impeccabile, segue la legge. Ma come in qualsiasi tipo di chirurgia, errori e complicanze sono possibili. Prevedibili, evitabili, rientrano comunque tra i rischi che ogni paziente deve conoscere e considerare prima dell’intervento. La sicurezza totale si ha in assenza di pericoli, ed è un concetto difficilmente applicabile alla medicina, alla chirurgia e alla vita reale. È solo utopia, anzi a volte la ricerca della più assoluta sicurezza si traduce in pericolo, il pericolo di non fare più alcuna scelta. Se una nave nel porto è più al sicuro che in mare aperto, non è per questo che è stata costruita. È uno sperimentato margine di garanzia che consente una vita migliore e delle scelte oculate. Si chiama anche fiducia, ed è un atteggiamento positivo, consapevole, sensato, che risulta da una valutazione approfondita e razionale del chirurgo, del suo team (anestesista, infermiera strumentista, ecc.) e della struttura in cui opera. Ma è certo che nuove norme di sicurezza evolute e la loro stretta applicazione rendono più difficile il verificarsi di rischi, complicanze ed effetti indesiderati. Vi fareste curare una carie in un salone di bellezza? Evitate di sottoporvi ad un intervento chirurgico in un centro medico non attrezzato.