Buongiorno a chi ha sempre un sorriso da regalare agli altri nonostante i suoi problemi, o da regalare a se stesso davanti allo specchio, per cominciare bene la giornata. Buongiorno a chi indossa un sorriso e avrà tanti amici, buongiorno anche a chi indossa un broncio e avrà tante rughe. Ci vogliono settantadue muscoli per fare il broncio e solo dodici per sorridere. Ma che cos’è un sorriso? Chiedilo a Maryl Streep, quando nel film La casa degli spiriti Clara sorride ad Esteban. Chiedilo a Robin Williams, quando nel film Al di là dei sogni Chris ritrova il suo cane Katy. Chiedilo a Julia Roberts quando Richard Gere in Pretty woman le chiede di sposarlo. Infine chiedilo a Emma Stone quando nel musical La La Land balla con Ryan Gosling. Sorridere non è un semplice gesto. E’ l’apoteosi di un’espressione, uno stato di benessere e la sua comunicazione, un messaggio, un preludio, un invito, un buon sentimento, un riflesso incondizionato, e a volte condizionato, ed anche un attraente oggetto del desiderio. Voce soave del verbo sorridere, declinato poi in ridere, ridere di gusto e ridere a crepapelle. Si, anche Ridere non è una semplice azione. Ridere in modo spontaneo fa bene alla salute. Ha una notoria influenza sulla chimica del cervello, aiuta a sopportare il dolore, combatte i radicali liberi, l’invecchiamento, l’ossidazione, lo stress e stimola il rilascio delle molecole della felicità, come dopamina, serotonina, endorfine, ossitocina. E’ un’arma potente contro molti disturbi e ci permette di raggiungere uno stato di benessere fisico quanto mentale. Non tutti però riescono a ridere e sorridere in modo spontaneo. Anche il sorriso detta canoni estetici, e chi pensa di avere un brutto sorriso tende a controllare la risata o a coprire le labbra, un chiaro segno di imbarazzo. Il tabù spesso è più rosa che bianco, ed è catalizzato in due parole: Sorriso Gengivale, in arte Gummy Smile, parole altamente ricercate sui motori di ricerca. Google ci introduce virtualmente in quello che oggi viene da molti percepito come un difetto, e da molti vissuto come un problema e tradotto in disagio. E il disagio può peggiorare con l’adolescenza, ed esplodere con l’insorgere della vanità. Un bel sorriso resta sempre l’espressione dell’anima, anche se comprende una porzione cosiddetta eccessiva di gengive, ma il vero problema è che chi crede di non avere un bel sorriso a volte non sorride più, e tende a trasformarsi in una persona infelice. Ad inaugurare l’esplosiva stagione del favoloso mondo del sorriso, anche per chi sembra avere un eccesso di tessuti molli o un’eccessiva contrazione del muscolo mimico elevatore del labbro superiore, è la Proteina Botulinica, che oggi tende a surclassare la Chirurgia del sorriso e che risolve il problema senza interventi invasivi, con delle semplici e indolori iniezioni, in pochi minuti. Con il Botox un sorriso gengivale può facilmente trasformarsi in un sorriso esteticamente corretto. Si reinterpreta, si ripropone seguendo l’estetica attuale. Il trattamento funziona così: la Proteina viene iniettata alla radice del naso, agisce sul muscolo orbicolare e lo rilassa. In tal modo si interviene sui muscoli elevatori, che avranno un’inferiore area d’azione e ridisegneranno il sorriso. La proteina Botulinica corregge le rughe d’espressione, aiuta in caso di eccessiva sudorazione, ed ora corregge anche il Sorriso Gengivale. La nuova era della Medicina Estetica è già in atto attraverso la visione allargata di un’estetica globale.
Arriva l’estate. Certamente sarà una stagione che inneggia alla felicità. La vita è troppo breve per privarsi del riso e del sorriso. E a quanto pare, la Proteina Botulinica funziona alla grande. Con effetto temporaneo, circa sei mesi, ma funziona!