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Filler viso, quale scegliere? Ecco gli errori da evitare

I filler dermici sono dispositivi medici. È fondamentale rivolgersi al medico professionista per scegliere quello giusto: di elevata qualità, con la corretta densità e l’adeguato peso molecolare. Non tutti i filler hanno la stessa composizione, che varia in base all’area da trattare.

Come scegliere il filler giusto? Insieme al medico! Tutte le tipologie di filler e le zone del viso dove è possibile praticare le micro-iniezioni

È l’era del filler! Con la crescente richiesta di ritocchini mini invasivi al viso, i trattamenti iniettivi a base di acido ialuronico (ma anche di acido polilattico o idrossiapatite di calcio) sono oggi considerati la massima espressione di rejuvenation di un’intera generazione. Ma come ha fatto il filler ad aver conquistato in pochi anni, oltre a schiere di fan, un consenso che lo celebra come gold standard dei beauty e beautification treatment? Sempre più seguito anche sui social, che adorano documentare le differenze fra il prima e il dopo, è il trattamento di Medicina estetica più richiesto per godere subito di un effetto ringiovanimento del viso, per correggere vari difetti e rallentare l’invecchiamento: permette di riempire le aree svuotate, di ripristinare i volumi perduti, di ridefinire i contorni e aumentare il grado di idratazione dei tessuti. Un talento naturale nel saper garantire un risultato armonico e delicato, nel rispettare l’unicità e l’espressività del paziente, nell’assecondare il desiderio di avere un aspetto piacevole eticamente ed esteticamente corretto.

E mentre il mondo lo osserva, lo prova, lo adora, lui si evolve, si adegua alle diverse esigenze, si differenzia in diverse tipologie, ciascuna con le sue proprietà e le sue caratteristiche: basso, medio, alto peso molecolare, cross-linkato e non, in gel o liquido, bifasico, monofasico, coesivo, ad alta integrazione tissutale… la sua composizione cambia in base alle sedi di iniezione, alla profondità d’azione, agli obiettivi estetici, alla durata dei risultati. Ed è per questo che tra tante formule disponibili, ci chiediamo come possiamo essere certi di ottenere il meglio da ciò che un filler possa offrire. Ne parliamo con la dottoressa Maria Stella Tarico, chirurgo plastico specialista e master in Medicina estetica.

“Se trattamenti chirurgici come il face lift si notano immediatamente e la differenza del viso tra il prima e il dopo è impattante, il modo più naturale di considerare il ritocco è cominciare con il filler. L’acido ialuronico è già una componente del nostro derma, si lega alle molecole d’acqua, è riassorbibile e biocompatibile, conferisce al viso idratazione, elasticità e morbidezza, riempie le rughe dall’interno, corregge gli inestetismi, ripristina i volumi perduti e dona risultati molto naturali. Ma non tutti i filler hanno la stessa composizione, che varia a seconda delle aree da trattare”.

Quali aree del viso possono essere trattate con il filler?

“Le rughe naso-geniene, le labbra, le rughette del “codice a barre” intorno alle labbra, le rughe della marionetta, il profilo di mento e mandibola, il naso, gli zigomi, le occhiaie, la fronte, le “zampe di gallina” (rughe perioculari), il lobo dell’orecchio. E per ogni area abbiamo uno specifico tipo di filler, che ne determina la durata e la performance. A caratterizzare la formula, cioè la struttura del filler, è la qualità e la quantità dei legami tra le molecole di acido ialuronico. Il filler cross-linkato, ad esempio, è più viscoso e denso, ed è utilizzato per dare volume o riempire, quello non cross-linkato ha un effetto skin booster… un buon medico sa che tipo di filler dermico deve utilizzare, e che sia di alta qualità, mai permanente e che consenta un movimento dinamico del volto”.

Che consiglio può dare a chi è interessato al trattamento filler?

“Chiarite subito i vostri obiettivi estetici. Chiedete di valorizzare i vostri tratti individuali, senza esagerare, per evitare “rigonfiamenti” innaturali, il trend delle labbra a canotto e dei volti visibilmente alterati è in fase calante. Non sottoponetevi al trattamento iniettivo subito prima di un evento: per apprezzare il risultato finale occorre qualche giorno, eventuali lividi o gonfiori spariranno in pochi giorni. Inoltre se è necessario un secondo trattamento, il risultato sarà più soddisfacente. E infine non concentratevi troppo sul costo, se il filler è economico non può essere un trattamento realizzato con prodotti di qualità, oppure chi lo pratica non è un professionista esperto”.

Il filler è un dispositivo medico. Spetta al medico scegliere quello giusto. Quindi non chiederti quale scegliere, ma quale medico scegliere.