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Diastasi dei muscoli retti: i benefici dell’addominoplastica per la salute

Può un intervento di chirurgia plastica (che rimodella totalmente la silhouette!) essere importante anche per la salute? A volte sì. Addominoplastica, in presenza di complicanze da diastasi addominale è la funzionalità che vince sull’estetica.

Una patologia sottovalutata, in pochi sanno cos’è ma è molto diffusa. Sono tanti i pazienti che credono di avere solo un addome prominente e invece soffrono di diastasi addominale.

Oltre la bellezza c’è di più… Addominoplastica, un intervento che allunga la vita e ne migliora la qualità. È il caso di chi soffre di diastasi dei muscoli retti, uno spostamento della parete addominale verticale verso i lati che può causare nei pazienti fastidiosi disturbi e patologie. E se addominoplastica fa rima con pancia piatta, tesa, tonica e priva di grassi in eccesso, ciò non significa far riferimento solo all’aspetto estetico, ma soprattutto ad una parete addominale integra e rinforzata. I retti, i muscoli principali della parete addominale anteriore a forma di nastro ed estesi dall’arcata costale al pube, cooperano attivamente alla salute posturale e al contenimento degli organi interni. La loro separazione non è solo un problema estetico. 

Donne (anche molto giovani) in post gravidanza, lavoratori con eccessivo carico fisico, sportivi che si allenano esageratamente o in modo scorretto, soggetti in età avanzata: le due parti di cui è costituito il muscolo possono separarsi, allontanandosi dalla linea mediana e creando un vero e proprio buco.

“Si parla già di diastasi addominale – ci spiega la dottoressa Maria Stella Tarico, chirurgo plastico specialista – quando la distanza fra i muscoli supera i due centimetri. La separazione dei retti, in molti casi, non è solo un problema estetico. Certo con una lieve diastasi si può anche convivere, a meno che non si abbiano dei disturbi che invalidano la vita e provocano una lunga serie di problemi: lombalgia, dolori addominali, difficoltà nel sollevare pesi, dolori ad anche e bacino, incontinenza, nausea, senso di pesantezza al pavimento pelvico, difficoltà a digerire, difficoltà a respirare, postura da iperlordosi. Una diastasi importante può causare inoltre ernie epigastriche o addominali, e in caso di trauma anche gravi danni all’addome”. 

Quali sono i fattori di rischio?

“Gravidanza, parto gemellare, sollevamento pesi, attività fisica impropria, persino l’obesità, perché anche l’eccesso di peso può esercitare una forte pressione addominale e causare una separazione dei retti”.

Diastasi addominale, come porvi rimedio?

“Con l’intervento di addominoplastica: prevede un’incisione nell’area sopra il pube e uno scollamento dei tessuti dalla parete muscolare. Viene eseguito il rinforzo della parete addominale con la plicatura dei retti, che vengono riportati nella corretta posizione anatomica per dare continenza alla parete addominale. Con l’addominoplastica, inoltre, il chirurgo plastico potrà eliminare gli eccessi di cute e di tessuto adiposo localizzato, responsabili di pieghe e antiestetiche ondulazioni. L’addominoplastica può essere eseguita in anestesia regionale o generale ed ha una durata variabile dalle 2 alle 4 ore, secondo i casi. L’effetto migliorativo è visibile immediatamente, già dopo l’intervento, e risulta pienamente apprezzabile circa 6 mesi dopo. Il risultato è permanente”.

Si scrive addominoplastica, si legge addome riabilitato. Se sospetti di avere una diastasi addominale, richiedi una visita specialistica al tuo chirurgo plastico di fiducia.