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Mastoplastica Additiva: tutto ciò che bisogna sapere sulle protesi

Iconiche, seducenti, contemplative, immaginifiche. Le forme della bellezza più amate, ammirate, desiderate e idolatrate, e allo stesso tempo guardate con sospetto da chi vede nel loro nuovo volume un rischio di possibili complicanze. Eppure la Mastoplastica Additiva resta l’intervento più eseguito al mondo. Oggi presenta un grado di sicurezza molto elevato, offre eccellenti risultati estetici e un altissimo grado di soddisfazione delle pazienti. Vero è che l’aumento di volume del seno prevede l’inserimento di impianti nel tessuto mammario, una procedura che non può essere totalmente esente da rischi. Ne parliamo con la dottoressa Maria Stella Tarico, chirurgo plastico.

“Il margine di rischio oggi è molto ridotto. In gran parte dipende dalla competenza del chirurgo, dall’osservanza della paziente di tutto ciò che viene prescritto prima e dopo l’intervento e dalla qualità delle protesi”.

Protesi & protesi… dal volume audace o aggraziato, dalla forma tonda, a goccia o ergonomica, dai materiali vari ed eventuali. Ed è indispensabile distinguerne le varie tipologie.

“Gli impianti mammari possono essere di diversi tipi, a seconda del materiale utilizzato.

  • protesi con soluzione salina
  • protesi con idrogel
  • protesi in gel di silicone

Le protesi con soluzione salina sono sempre meno utilizzate: vengono inserite vuote e quindi riempite con acqua salata sterile solo dopo l’impianto, ma non mostrano un comportamento dinamico simile a quello di un seno originale, hanno lo svantaggio di una consistenza al tatto meno naturale ed è possibile sentirne persino il rumore dovuto al movimento del liquido in esse contenuto.

E se è vero che quando accidentalmente si rompe una protesi salina il liquido che si perde è privo di rischi per la salute, occorrerà comunque sottoporsi ad intervento chirurgico per rimuoverne il guscio, sempre in silicone. Le protesi riempite con idrogel contengono acqua e particolari zuccheri, ma anche queste sono sempre meno utilizzate a causa delle variazioni di volume nel tempo. Gli impianti in gel coesivo di silicone sono i migliori”.

Omogeneo, compatto, sicuro, in una parola coesivo: si tratta di un gel dal comportamento reologico le cui molecole presentano una coesione superiore rispetto ad altri gel. Ma perché è il materiale più sicuro?

““Un gel altamente coesivo garantisce la stabilità della forma, si mantiene compatto e uniforme, si distingue per la sua straordinaria elasticità. La consistenza è simile a quella del tessuto mammario, e il risultato finale è davvero naturale. Rende inoltre un impianto molto più sicuro: in caso di deterioramento o di rottura dell’involucro, il gel rimane compatto. Se proviamo ad incidere una protesi in gel coesivo, infatti, non fuoriesce alcun materiale. Inoltre la sua durata è superiore a quella di altri impianti mammari, esistono statisticamente meno rischi di contrattura capsulare ed offre i migliori risultati estetici”.