Gli sport più praticati al mare? Nuoto, corsa, beach volley… apnea per trattenere la pancia! Scherzi a parte, nessun distretto corporeo come un addome piatto e tonico sa donarsi agli occhi di chi lo guarda con quella sfrontata sensualità. Le sue linee armoniose lo raccontano con eleganza, lo esibiscono con passione, lo esaltano come una forma fisica invidiabile. Ma se ormai tutti sanno che l’Addominoplastica è quell’intervento chirurgico che rimodella l’area addominale, non tutti sanno invece cosa sia una “diastasi”, una patologia che lo attraversa nelle sue pieghe più nascoste.
E se ti sei ormai rassegnata a non entrare più nei tuoi jeans skinny pensando che si tratti della classica pancia gonfia (che non accenna a diminuire né con dieta, né con esercizio fisico, né con massaggi o trattamenti di medicina estetica) potrebbe non essere un semplice gonfiore, ma uno scorretto allineamento muscolare, una separazione dei retti addominali.
Diastasi addominale, patologia sottovalutata. Una vera e propria disfunzione che può colpire uomini e donne di tutte le età, indipendentemente dal peso corporeo e dallo stile di vita. Ma quando è importante ricorrere alla chirurgia? Ne parliamo con il chirurgo plastico specialista Maria Stella Tarico, con migliaia di interventi di Dermolipectomia addominale e rinforzo dei muscoli retti al suo attivo e una casistica trattata davvero completa.
“La distasi addominale viene classificata in tre diversi gradi: di grado lieve quando la separazione dei muscoli retti dell’addome è inferiore a 3 centimetri, di grado moderato fra i 3 ed i 5 centimetri, di grado severo quando è maggiore di 5 centimetri. In gravidanza è fisiologica: i retti dell’addome danno spazio all’utero che accresce il suo volume, ma la muscolatura torna poi a riallinearsi spontaneamente entro un anno circa dal parto. Diventa patologica quando la separazione tra il muscolo destro e quello sinistro è superiore a 2/2,5 centimetri ed i retti non tornano ad allinearsi spontaneamente. In questi casi la diastasi va affrontata per via chirurgica”.
Glamour e bellezza, ma anche funzionalità: manca il contenimento, e se si è snelli è ancora più evidente, se si è normopeso o sovrappeso il grasso potrebbe nascondere la patologia.
Ma come scoprire di avere una distasi addominale? Quali sono i segni e i sintomi?
“Oltre ad uno sproporzionato gonfiore addominale (l’addome appare molle e voluminoso), è possibile notare la formazione di una cresta mediana in corrispondenza della linea alba, che parte dalla base dello sterno e si spinge fino all’ombelico. Fra i sintomi funzionali più diffusi, la diastasi può provocare mal di schiena nell’area lombare, una certa instabilità della colonna vertebrale, dolori alle anche e al bacino, a volte anche incontinenza urinaria a causa di un incompleto svuotamento vescicale, difficoltà respiratorie o di movimento, disagio nell’eseguire qualsiasi sforzo, e infine nausea e difficoltà digestive”.
Quali sono le complicanze possibili se la distasi non viene curata?
“Può associarsi alla presenza di ernie della parete addominale anteriore, ombelicali o epigastriche. Sono frequenti, ma spesso non sono diagnosticate, ritardando l’accesso del paziente al trattamento adeguato”.
Come si diagnostica una diastasi addominale?
“Il chirurgo può diagnosticare la diastasi addominale attraverso un semplice esame obiettivo. In caso di dubbio potrà prescrivere un’ecografia, una TAC o una risonanza magnetica per valutare l’entità del problema”.
Quali altri problemi si possono risolvere con l’Addominoplastica?
“Oltre a ripristinare l’anatomia della parete muscolare riportando i muscoli in sede e rinforzandoli, l’Addominoplastica interviene anche sull’estetica: la pancia risulterà piatta e scolpita, si aspireranno eventuali accumuli adiposi localizzati e la pelle in eccesso. Si ridurrà il girovita di diversi centimetri e la cicatrice resterà nascosta dagli slip o dal bikini”.
La salute sopra ogni cosa. Ma c’è spazio anche per l’estetica, perché spenti i riflettori sulla funzionalità, le luci rimangono puntate sulla bellezza e su un aspetto giovanile e dinamico.