La Chirurgia plastica come fabbrica di sogni. Scienza del desiderio, club esclusivo dal mood magnetico, dove personaggi indimenticabili, stars, celebrities, influencers e facoltosi vip sono i protagonisti di risultati e ritocchi spesso straordinari, capaci di esaltare l’affascinante ritratto della bellezza, della giovinezza, della forma fisica perfetta. Ma questa maestosa scienza in continua evoluzione, oggi integrata e legittimata, ha varcato i confini del target super agiato e facoltoso, ed è approdata su nuove spiagge, quelle della gente comune e delle ragazze della porta accanto. Una democratizzazione accelerata dalla Comunicazione e dai Media. Il glamour tutto americano di Dr. 90210, di Chirurgia Estrema, del famosissimo Extreme Makeover, che nella sua prima stagione registrò una media di 11,2 milioni di spettatori per episodio – i vari reality show statunitensi trasmessi sin dal 2002 da emittenti televisive come la ABC che seguivano la trasformazione di persone comuni, insoddisfatte del proprio aspetto fisico, che ricorrevano ad interventi di Chirurgia plastica e Medicina estetica eseguiti da veri e propri team chirurgici “stellari”- ebbene, quel glamour è giunto fino a noi, sdoganando il diritto alla bellezza, all’autostima, alla qualità della vita. Dall’America all’Europa, il passo è stato breve. La Rivoluzione dell’Estetica globale ha segnato una vera e propria svolta nello stile e nel costume sociale, e la Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica non è più un lusso riservato a pochi. Ma non per questo la “buona chirurgia” può essere alla portata di tutti. Il Valore non va in Outlet. E’ vero, come tutte le altre attività professionali, è spesso affrontata con dinamiche commerciali molto “aggressive”, che puntano sul prezzo. Uno dei fattori che un potenziale paziente deve prendere in considerazione prima di affrontare un intervento estetico è proprio il binomio valore-costo. Si chiama anche rapporto qualità-prezzo, altrimenti detto valore-prezzo, declinato anche in felicità-prezzo. La relazione tra questi parametri, tanto cara a copywrighter e marketing manager, è tutt’altro che irrilevante. Il costo di un buon intervento non può essere basso, e quando il prezzo fra un professionista ed un altro varia considerevolmente, vale la pena di chiedersi chi dei due sia il vero professionista. Ogni paziente dovrebbe informarsi per bene, e disporre di strumenti atti a valutare: quanto il costo di un intervento può essere ridotto senza pregiudicare la qualità del risultato? Selezionare il chirurgo estetico più adatto alle proprie esigenze non è così difficile. Nell’ottica di un costo accessibile collegato alla qualità del servizio acquistato, la prima cosa da valutare è l’autorevolezza del chirurgo: è specializzato in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica? Ruoli ospedalieri? Accademici? Dove si è svolto il suo percorso formativo? Dove opera? Struttura pubblica o privata? Opera quotidianamente? Aumenta le proprie conoscenze con seminari, corsi di aggiornamento, conferenze in Italia e all’estero? A quali società scientifiche è affiliato? Le sue pubblicazioni scientifiche? Il suo team? E cosa dicono di questo chirurgo i pazienti da lui operati? E dopo aver considerato chi è il “buon chirurgo”, resta da valutare… la sala operatoria con i giusti requisiti a norma di legge, l’anestesista con il giusto know-how, strumenti, protesi e quant’altro, i device altamente tecnologici, la quantità e la qualità delle visite pre e post… Non chiedete prima di tutto il prezzo di un intervento, perché il giusto prezzo di un intervento dipende da molti fattori, e certi costi non possono essere abbattuti se non a discapito della qualità. La qualità si paga, lo sanno tutti, e quando qualcosa costa troppo poco, è perché vale poco. Ubriacatevi di vino buono.
Chirurgia plastica, l’importanza del binomio valore-prezzo.
- Articolo pubblicato:09/11/2018
- Categoria dell'articolo:Chirurgia plastica