È un materiale naturale, denso e ben costruito – e non da un’azienda di filler dermici, ma prodotto dal nostro stesso corpo – capace di dialogare con i tessuti, rispettandoli, di integrarsi con un’azione volumizzante, mai aggressiva, di rigenerare le aree riceventi grazie ai fattori di crescita legati alle cellule staminali. È un filler unico al mondo, che attraverso la massima libertà di utilizzo si fa portavoce di una nuova realtà nei trattamenti anti age. È il nemico numero 1 di una silhouette perfetta… e al contempo un grande alleato di bellezza. È il grasso autologo, che si spoglia della sua tradizionale funzione per riproporsi come un prezioso materiale riempitivo e rimodellante ai fini estetici. Ed il nuovo capitolo di una chirurgia estetica biosostenibile è il Lipofilling, quell’intervento che conferisce al grasso una nuova identità, energia e vitalità, dove l’inclusione della parola lipo diventa il fattore inatteso che assume inaspettate interpretazioni.
Come in un concerto musicale, dove il leggio si apre su una chiave di sol che può essere collocata in un qualsiasi punto del pentagramma per fissare la posizione delle note e l’altezza dei suoni, come in un arco romano, dove la chiave di volta è l’elemento indispensabile, centrale, portante, in grado di reggere l’intera struttura, anche il tessuto adiposo è la chiave del ringiovanimento, uno strumento che permette oggi il raggiungimento di traguardi ambiziosi. Se l’ideologia del Lipofilling ricalca quella dei comuni filler, cioè ritoccare i tipici inestetismi dell’età, correggere le imperfezioni, rimodellare i volumi perduti, ciò che cambia è la plasmabilità, la tollerabilità, la durata. Bandita la temporaneità, di rigore la stabilità. Il Lipofilling può infatti essere considerato un trattamento semi-permanente, per un rimodellamento duraturo e stabile nel tempo: solo una piccola percentuale di grasso inoculato viene riassorbito, circa il 30%, mentre la maggior parte di esso resta in sede. Nasce così una nuova storia legata proprio al grasso, protagonista indiscusso di questa nuova pagina di bellezza.
Dottoressa Maria Stella Tarico, chirurgo estetico specializzato: “Il Lipofilling è un trattamento di chirurgia estetica particolarmente richiesto dai pazienti in quanto consiste nel rimodellare e dare nuovo volume a zone del corpo svuotate attraverso iniezioni di grasso. Il Lipofilling si basa sul prelievo di una quantità ben definita di adipe da una zona donatrice, e nel successivo trapianto dello stesso in un’area svuotata. Grazie al proprio grasso, dunque, è possibile volumizzare labbra, zigomi, mento, seno, glutei, nonché correggere rughe e riempire solchi della pelle”.
Recuperato, centrifugato, purificato e messo a disposizione dello stesso paziente, che gli offre un nuovo utilizzo e un nuovo valore estetico, il grasso si ripensa in funzione delle esigenze soggettive, allineandosi con una ritrovata contemporaneità ai filler di ultima generazione, superandoli. I vantaggi di un Lipofilling sono una totale assenza di reazioni allergiche, poiché il grasso prelevato appartiene allo stesso paziente, i risultati permanenti, che riscuotono sempre un altissimo livello di soddisfazione, e la possibilità di associare il trattamento a diversi altri interventi di chirurgia estetica.
Dottoressa Tarico: “ la tecnica operatoria del Lipofilling si è molto evoluta nel tempo. L’utilizzo di micro-cannule consente infatti una minima invasività e permette di conservare al meglio sia gli adipociti vitali, responsabili dell’aumento volumetrico, sia le componenti staminali e la loro azione rigenerativa dei tessuti. Infatti è una tecnica che oggi è indicata anche nella chirurgia ricostruttiva, come la correzione degli esiti cicatriziali, di difetti post-traumatici o di fibrosi tissutale. L’intervento viene normalmente eseguito in day surgery ed in anestesia locale”.
Volumizzante, rivitalizzante, rigenerativo. Il grasso è dunque il filler ideale per il corpo e per il viso. La nuova arte della Chirurgia Estetica regala alla bellezza nuovi significati.