Identikit di un’ampolla multifunzione: multitasking, multiuso, multieffect. Preziosa come un oggetto di alta gioielleria, misteriosa come una pozione magica, efficace come una formula vincente, che da lusso è diventata global. Oltre 50 milioni di pazienti nel mondo ne hanno fatto già uso per i trattamenti più svariati. Protagonista è la Proteina Botulinica, da sempre pioniera nel mondo della bellezza, è di nuovo artefice di una vera rivoluzione nel campo della medicina. Fino a ieri, il trattamento con Proteina Botulinica era associato all’anti-aging per la distensione delle rughe d’espressione sul terzo superiore del volto. Esteso poi al muscolo massetere, al platisma, al muscolo depressore del setto nasale, al sorriso gengivale. E dopo aver osato ridefinire il ruolo della bellezza nel mondo, l’ormai leggendaria proteina capace di entrare in azione e sfidare non solo il tempo, oggi è impegnata in un numero sempre maggiore di attività. Le nuove frontiere della sua applicazione in campo terapeutico, oltre che estetico, mostrano una tavolozza di possibilità numerose e di eccezionale trasversalità, con tutta l’avanguardia di una copiosa letteratura e di una grande ricerca scientifica. L’iniezione della Proteina Botulinica di tipo A in microdosi nei muscoli massetere e temporale viene proposta come terapia del Bruxismo, poiché sfrutta l’effetto del rilassamento muscolare temporaneo. Tale effetto in medicina estetica è frequentemente ricercato; ma se rientrasse nella evidence based medicine anche il suo utilizzo in odontoiatria, potrebbe cambiare il destino di molti pazienti affetti da questa patologia orale. Il Bruxismo è un’attività ripetitiva dei muscoli masticatori, ed è caratterizzato dal serramento, dal digrignamento e dalla conseguente usura dei denti, sia durante il sonno, il Bruxismo notturno, sia durante lo stato di veglia, il Bruxismo diurno. Si tratta di una patologia in ascesa, di una cosiddetta parafunzione quotidiana, generata da stati di stress.
Dr. Tarico: “Le indicazioni all’uso della BTX-A approvate dalla US Food and Drug Administration includono la distonia cervicale, l’iperidrosi grave, lo strabismo, il blefarospasmo, lo spasmo emifacciale e le rughe glabellari; è di comune uso off-label sui muscoli pellicciai del volto e per le cefalee muscolo tensive, e di recente è stata sperimentata anche presso l’U. O. di Chirurgia Maxillo Facciale degli Spedali Civili di Brescia sul Bruxismo per la prevenzione della degenerazione articolare e la diminuzione del tono e dell’attività muscolare masticatoria. L’utilizzo a dosaggi terapeutici causa un evidente rilassamento muscolare di natura periferica, anche se sono necessari ulteriori studi per perfezionare le conoscenze disponibili sull’argomento”.
In letteratura, riviste specializzate del settore come la Clinical Oral Investigation e l’International Journal of Oral Maxillofacial Surgery parlano della terapia con BTX-A come di un concept ad alta intensità di risultati, con zero invasività e zero tempi di recupero, e il nuovo approccio al Bruxismo potrebbe diventare un’esperienza veloce, semplice, indolore. Una ricerca scientifica visionaria, espressiva, creativa, geniale, pronta a ridefinire i confini ed a rivalutare il valore di questa preziosa sostanza naturale su una patologia di difficile gestione.
Dr. Tarico “Questa parafunzione sembra essere correlata a disturbi temporo-mandibolari, origine di sintomi quali il dolore miofasciale, lo spasmo muscolare, le cefalee e la limitazione all’apertura del cavo orale con algie localizzate. In commercio esistono particolari apparecchi dentali chiamati Bite, utili a proteggere i denti dall’erosione durante il sonno, che fino a ieri erano l’unico rimedio per alleggerire i disturbi provocati da Bruxismo. Oggi la nuova terapia con infiltrazioni di BTX-A potrebbe diventare un prezioso ausilio terapeutico. Risulta ancora da determinare l’effettiva efficacia a lungo termine, quantificando il beneficio clinico del trattamento in termini sia sintomatologici che preventivi”.
Scienza, arte, sperimentazione, e tutto l’heritage di quello che si è rivelato un farmaco multiuso, concorrono ad un cambiamento che corre veloce, anche su una patologia che coinvolge non solo l’odontoiatria, ma anche la medicina del sonno, la psicologia e la neurologia. Benvenuto Botulino!