Forza del sole sul corpo, immersione in quell’elemento infuocato che rende la pelle statuaria e dorata, segno tangibile di tempo libero, vacanza, allegria, sinonimo di giovinezza, salute, dinamismo, sport, voglia di vivere. Il suo nome è Abbronzatura, aspirazionale, attesa, desiderata, riferimento per una nuova estetica, che mescola una delle più grandi rivoluzioni culturali della storia con il più attuale bronze power. Era il Novecento, quando in spiaggia le donne cominciano a liberarsi di ombrellini, cappelli e ampi abiti prendisole. Ed era esattamente il 1923 quando Coco Chanel torna a Parigi dopo una vacanza a Juan Les Pins, la principale stazione balneare del comune francese di Antibes ed una delle più note della Costa Azzurra, con la sua carnagione dorata. Cade così la sovranità della tintarella di luna, nivea, color latte, il candore della pelle femminile del Dolce Stil Novo. E se la pelle abbronzata connotava il volgo, la plebe che lavorava all’aperto, e la pelle bianca connotava invece l’eleganza, la signorilità, la nobiltà, si assiste in breve ad una rivoluzione di costumi. Una donna deve abbronzarsi, l’abbronzatura dorata è Chic, diceva Coco Chanel. La tintarella entra così nella storia della bellezza. E nello stesso periodo comincia a diffondersi l’Elioterapia, dal greco Elios, sole. Apoteosi dell’edonismo tedesco, scienza naturale che sfrutta l’esposizione al sole a scopo terapeutico per trarne effetti benefici fisici e psichici, diventa una moda alla fine della prima guerra mondiale. Negli Stati Uniti l’abbronzatura ha anche una connotazione patriottica. Quando i militari americani, dopo i combattimenti nel sud est asiatico, nel Mediterraneo e nel Sud del Pacifico, mostravano la pelle abbronzata al loro rientro in patria, questa fu identificata non solo con uno stato di buona salute, ma anche con la lotta per la democrazia. Storie, moda, costume, ricerca della salute e della felicità… La verità è che prendere il sole distesi su un prato verde, sulla sabbia morbida, su uno scoglio o su un comodo lettino da piscina forse non guarirà da tutti i mali, ma per molte persone di sicuro fa bene al corpo e all’anima. Un’esperienza piacevole che in più stimola la produzione di vitamina D. “Il 70% degli italiani è sotto i livelli minimi di questo prezioso micronutriente con grave rischio di osteoporosi. Esponetevi al sole sia pure con le dovute cautele, perché è l’unico modo per garantirvi un certo quantitativo di vitamina D necessario per mantenere in salute le ossa e tutto l’organismo per l’inverno. La vitamina D, infatti, assorbita dal sole o sintetizzata dal cibo contribuisce alla fissazione del calcio nelle ossa per renderle più robuste, preservandole dalle fratture. In natura le fonti di approvvigionamento di vitamina D sono due, la luce del sole e gli alimenti. Bastano 40 minuti al giorno per farsi una scorta di vitamina D per tutto l’inverno.” (dal magazine della fondazioneveronesi.it). Esporsi al sole è necessario in ogni stagione, ma il vero problema è costituito dagli eccessi. Molte sono le conseguenze negative a seguito di una esposizione eccessiva e troppo prolungata nelle ore più calde della giornata: dai colpi di sole ai melanomi, dai danni agli occhi ad un indebolimento del sistema immunitario, da reazioni fotoallergiche a quelle fototossiche, fino ad un invecchiamento precoce della pelle, con perdita progressiva dell’elasticità e dell’idratazione. A lungo andare il troppo sole causa la degenerazione dell’elastina e del collagene, le due proteine che danno sostegno alla pelle. Rughe, pieghe d’espressione più visibili, solchi… troppo sole fa invecchiare, i raggi UVA e UVB causano un avvizzimento cutaneo prematuro. Ecco allora semplici regole per non correre rischi e per contrastare l’invecchiamento grazie ad un prezioso alleato di bellezza: l’Acido Ialuronico.
1) Biostimolazione, per una pelle giovane, luminosa, liscia, idratata.
Se prima dell’esposizione al sole la raccomandazione è quella di usare protezioni solari ad alto fattore, dopo bisogna intervenire in profondità. La Biostimolazione, detta anche Biorivitalizzazione, è una delle terapie di tendenza nella moderna Medicina Estetica. Il trattamento aiuta a rigenerare la pelle ed a mantenerla giovane più a lungo attraverso la ricostruzione interna. Migliora l’elasticità, il turgore, la tonicità, l’idratazione. Si tratta di infiltrazioni di Acido Ialuronico in elevata concentrazione sotto l’epidermide, che producono essenzialmente 3 risultati:
- richiamo immediato di acqua nei tessuti trattati
- stimolazione alla produzione di nuovo collagene, dopo qualche giorno dalla prima infiltrazione
- azione di contrasto ai radicali liberi
Il trattamento è indolore e non invasivo.
2) Filler, per colmare e livellare le rughe.
Si tratta di infiltrazioni di Acido Ialuronico in gel, che viene iniettato nel tessuto sottocutaneo allo scopo di riempire dall’interno una depressione o un solco della pelle, di aumentarne i volumi, di idratarla in profondità. Lo straordinario effetto soft-lifting è sorprendentemente efficace, ed assicura un’espressione del volto assolutamente naturale. Anche questo trattamento è quasi indolore e non invasivo, e il fastidio della micro-iniezione può essere ovviato da una semplice crema anestetica.
Ogni mattina apri l’armadio e indossi sempre lo stesso abito: la tua pelle, la tua taglia perfetta. Indice di emozioni e sensazioni, termometro di salute, specchio delle trasformazioni, simbolo del tempo che passa. Panta Rei. Tutte le esperienze sono scritte sulla pelle del viso, e ogni cellula epiteliale racconta la tua storia. Averne cura è un sano diritto. E se l’abbronzatura copre molti difetti, l’Acido Ialuronico ripara esteticamente molti danni.
Il sole mi è entrato nelle vene e ha trasformato tutto in oro, scriveva Elizabeth von Arnim.
E l’Acido Ialuronico è entrato nella mia pelle ed ha ripristinato i volumi perduti, ritoccato gli inestetismi e corretto le imperfezioni!