Noi cerchiamo di farlo bene. Ci piace davvero tanto farlo bene. Ci impegniamo nel farlo sempre meglio, come si deve, e lo facciamo il più possibile. E ne siamo soddisfatti. Anche se siamo pronti ad imparare nuove cose. Desideriamo crescere, far crescere le nostre attività, migliorarci e migliorare i nostri servizi, accrescere il numero dei nostri pazienti e renderli soddisfatti, appagati, consapevoli, felici. E desideriamo promuovere al meglio le nostre aziende. Si chiama Marketing etico, Onestà, Verità e Giustizia nella promozione del nostro lavoro. Semplicemente sana ambizione nel rispetto delle regole. Se alla base del Marketing operativo e tattico ci sono le regole del Marketing mix, alias la combinazione di variabili controllabili dette leve decisionali di Marketing, che le imprese impiegano per raggiungere i propri obiettivi, e che sono Prodotto, Prezzo, Punto vendita e Promozione/Comunicazione di Marketing, ci sono anche delle basilari regole del Marketing etico da rispettare per essere dei buoni esperti e attori del Marketing, per soddisfare i consumatori e per migliorare la società. E’ vero, la definizione di etica è controversa e può essere soggettiva, in quanto legata alla sfera dei valori e alla cultura, a ciò che è giusto e a ciò che è sbagliato. Ma aderendo alle regole del Marketing etico e seguendone le linee guida con coscienza, è possibile avere il giusto orientamento nelle proprie strategie.
- Lo standard comune deve essere la verità
- Gli esperti devono possedere un’etica personale
- La pubblicità si deve distinguere dall’intrattenimento
- “Chi paga chi” deve essere chiaro, noto e palese
- I consumatori devono essere trattati in modo onesto
- La privacy dei consumatori deve essere rispettata
- Gli esperti devono attenersi alle leggi
- L’etica deve essere discussa prima di intraprendere ogni decisione di Marketing.
La finzione
E’ facile accorgersi che un messaggio, un post, una pubblicazione o una foto sono finti. Oltretutto con effetto Boomerang contro la stessa azienda che li ha pubblicati, perché il consumatore, anche se non è un esperto di Marketing, si accorge della distonia, della non veridicità di quel messaggio. Il consumatore non è un allocco!
La verità
I nostri post sono tutti veri, controllati, provati e appurati. Cambiamo solo il nome dei pazienti per rispettarne la privacy.
Il rispetto del paziente
Il paziente va sempre protetto e rispettato. Il diritto alla riservatezza e alla vita privata di una persona sono sacrosanti, e sono sanciti da un’apposita legge.
Parlare male della concorrenza…
Un conto è fare costantemente un’analisi della concorrenza. Questo è giusto, è indispensabile affinché le strategie di un’azienda che desidera essere vincente si confrontino con le strategie delle migliori aziende concorrenti, cioè dello stesso settore. Un altro conto però è copiare la concorrenza, o peggio ancora, parlare male della concorrenza. Questo è eticamente sbagliato, ed è tipico di coloro i quali, non avendo una strategia vincente, preferiscono denigrare i concorrenti piuttosto che affrontare una sana battaglia di Marketing. E’ tipico dei perdenti.