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Botox in presenza di borse palpebrali: parla il medico

Trattamento del terzo superiore del volto: Botox e contorno occhi, in presenza di borse palpebrali, gonfiori e occhiaie scure il medico deve procedere con un trattamento personalizzato. Less is more.

Scegliere il medico con attenzione: trattamento Botox tailor made, mai una procedura standardizzata

Per rallentare gli effetti dell’invecchiamento sul terzo superiore del volto, solchi glabellari fra le sopracciglia, rughe della fronte e rughette perioculari possono essere trattate con un alleato prezioso (che non è il bisturi!). La risposta della medicina estetica si chiama Botox: regala in pochi minuti, senza downtime e in pausa pranzo un viso fresco, disteso e rilassato e un meraviglioso effetto lifting. Ma siamo tutti diversi, ed ogni paziente dovrebbe sottoporsi ad una procedura Botox personalizzata. Ne parliamo con la dottoressa Maria Stella Tarico, chirurgo plastico specialista e master in medicina estetica, con un’enciclopedia di trattamenti Botox al suo attivo.

“Se il botulino è oggi una procedura sicura ed efficace per rilassare i muscoli mimici facciali, non bisogna però considerarla “standardizzata” e ogni soggetto dovrebbe ricevere un trattamento tailor made in base alle caratteristiche del proprio volto. Una seduta corretta si svolge così: il medico chiede al paziente di assumere diverse espressioni facciali, identifica i punti chiave della sede d’iniezione e valuta il corretto dosaggio. Solo un medico estetico esperto può fare un trattamento Botox, perché i prodotti iniettabili sono dispositivi medici”. 

Botox, come si comporta il medico in presenza di borse palpebrali?

“Nell’area dell’occhio è presente un muscolo chiamato orbicolaris oculi la cui funzione è anche quella di drenare i liquidi. Quando un paziente mostra gonfiore sotto gli occhi è possibile che si sia di fronte ad un caso di scarso drenaggio di liquidi o a problemi di microcircolo: l’iniezione di Botox eseguita al di sotto della linea cantale potrebbe rendere maggiormente deficitario il drenaggio. In questi casi è preferibile eseguire il trattamento solo al di sopra della linea cantale. Le rughe perioculari potranno essere trattate con altre metodiche”.

Quali trattamenti si possono fare per ridurre le rughe perioculari?

“Le rughe perioculari possono essere trattate con il filler: le micro-iniezioni di acido ialuronico vanno a riempire le “zampe di gallina” dall’interno senza compromettere la funzione di drenaggio. Anche l’uso di laser può consentire una rigenerazione cellulare dell’area perioculare, riattivando il naturale processo di neocollagenesi. Disponiamo inoltre della radiofrequenza monopolare, che si è rivelata un ottimo rimedio per il trattamento del contorno occhi: l’energia termica viene trasmessa in profondità ai tessuti, lì dove il rilassamento cutaneo ha origine, esercitando un’azione terapeutica. Il calore applicato fa contrarre le fibre collagene con conseguente ed immediato effetto tensore, riattivando la neocollagenesi e restituendo progressivamente tono ed elasticità alla pelle del viso, con effetti benefici anche sul microcircolo. Infine per trattare le borse sotto gli occhi è possibile provare l’effetto ri-ossigenante e drenante della carbossiteapia: la CO2 è in grado di incrementare il flusso ematico locale e di aumentare la concentrazione di ossigeno, con effetti benefici sul sistema vascolare, sul tessuto adiposo e sulla cute. È un ottimo rivitalizzante, i suoi effetti hanno una durata che va dai 6 agli 8 mesi e trattandosi di una sostanza gassosa e naturale può essere associata ad altri trattamenti antiaging come il Botox o il filler”.