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Lifting viso & Co, quello che devi sapere prima di prenderlo in considerazione

Con l’età la geometria del viso tende a cambiare. Cedimenti e perdita di volumi possono manifestarsi già a partire dai 40 anni: lifting e mini lifting del viso, interventi anti-age che guadagnano crescente popolarità. Scopriamo con l’esperta come sono cambiate le procedure.

Richiesto anche dagli under 50, evoluto nella tecnica, il lifting del viso è un intervento estetico che dona risultati a lunga durata

Si vive per stare bene. Prima di tutto con sé stessi, e poi con gli altri. Ed è per questo che la chirurgia estetica rappresenta un valido strumento per il benessere psicofisico di chi vive un disagio a causa dell’invecchiamento. Si sa, con l’età l’ovale del viso tende gradualmente a modificarsi, e nel corso degli anni la sua geometria perde le proporzioni originarie. Un volto giovane è caratterizzato da una linea armoniosa, a forma di V (a triangolo), ma poi assistiamo tutti ai primi cedimenti cutanei e alla perdita di elasticità, i muscoli facciali perdono vigore, zigomi e guance cedono. Scivolamento verso il basso dei tessuti e cambiamento di volumi sono i tipici segni della senilità, e il triangolo si inverte.

Invecchiamo, è così. Sono gli effetti della gravità, dell’avanzare dell’età, dello stile di vita ed anche dei traumi emotivi che ci portiamo dietro. Ma dalla chirurgia estetica arriva più di una soluzione. Ne parliamo con il chirurgo plastico specialista Maria Stella Tarico.

Lifting del viso, in cosa consiste?

“Il lifting del viso (o face lifting) è l’intervento di sollevamento e riposizionamento dei tessuti del volto superficiali e profondi (cute e tessuti sottocutanei come grasso, fasce, muscoli). Si esegue per ridurre il rilassamento e le rughe causate dall’aging, con l’obiettivo di rendere più fresco e giovanile l’aspetto dell’intero volto”.

Lifting del viso, come si è evoluto?

“Rispetto al passato la tecnica è molto cambiata. Un tempo conferiva al viso un effetto immoderatamente “tirato”, ma oggi i risultati sono decisamente più naturali. Anche i segni post intervento sono molto meno evidenti: le procedure si sono affinate, e la mano del chirurgo agisce il modo estremamente personalizzato per eseguire la correzione più adeguata al paziente. Inoltre oggi, grazie al lipofilling, vengono ripristinati i volumi perduti impiantando il grasso autologo, prelevato dallo stesso paziente da aree donatrici. Forme e volumi della giovinezza sì, ma senza stravolgere i lineamenti”.

Lifting del viso, come si esegue?

“La metodica tradizionale full face prevede che venga praticata un’incisione sul cuoio capelluto, in prossimità dell’attaccatura dei capelli e nella regione delle tempie, che prosegue sul margine anteriore dell’orecchio, segue il lobo, torna dietro al padiglione auricolare e si esaurisce nei capelli della regione della nuca. La cute viene liberata dai tessuti sottostanti, viene riposizionata la struttura muscolo facciale e il grasso, viene asportata la pelle in eccesso e infine viene eseguita la sutura, senza tensione. Secondo i casi, se gli inestetismi sono meno pronunciati, il lifting del viso può essere limitato ad una particolare area del viso, rispettando le altre”.

Full lifting, lifting medio facciale, lifting temporale e frontale: ci spieghi le differenze.

“Rispetto al full lifting, il lifting medio facciale (mini lifting) consente di correggere gli effetti del rilassamento e dell’atrofia dei tessuti nella parte centrale del volto, come l’appiattimento degli zigomi e i solchi naso-labiali, mentre il lifting temporale e/o frontale corregge il rilassamento dei tessuti della fronte e delle tempie”.

Quanti anni può togliere il lifting del viso?

“Un lifting facciale tende a ringiovanire il viso di circa 10 anni, in alcuni casi anche di più. Ma molto dipende dall’età del paziente al momento dell’intervento, dall’età biologica della pelle, dalla quantità e qualità delle rughe, dalla struttura ossea del volto e ovviamente dalle scelte e dalla mano del chirurgo”.

Quanti anni durano gli effetti di un lifting del viso?

“Gli esiti hanno lunga durata e sono stabili. Ma l’intervento non ferma il naturale processo di invecchiamento, quindi il paziente manterrà un vantaggio negli anni in quanto il viso invecchierà dalla sua condizione migliorata”.

Quando è previsto il ritorno a una vita di relazione?

“In circa 7 giorni è possibile riprendere le normali attività quotidiane, il ritorno alla vita sociale è previsto in 2 o 3 settimane e per tornare all’attività sportiva è meglio aspettare almeno un mese”.

Ci parla del lifting non chirurgico?

“Prevenire è meglio che curare. Chi la pensa così si sottopone a trattamenti non chirurgici ben prima dei 50 anni, intercettando i primi cedimenti dei tessuti senza attendere che l’inestetismo peggiori. Le ultime tecniche di medicina estetica sono molto efficaci e mini invasive, e il recupero è molto semplificato. In giovane età è possibile cominciare con la biorivitalizzazione del viso, i filler a base di acido ialuronico, gli ultrasuoni, la radiofrequenza monopolare, i fili di sospensione, la microvibrazione compressiva e persino con la medicina rigenerativa, grazie ai nuovi laser, con dei protocolli specifici di Prejuvenation. Anche la cosmesi “effetto lifting” rende meno evidenti i segni dell’età: una corretta skincare quotidiana stimola la pelle a produrre nuovo collagene e affina la superficie cutanea. Consigliamo di cominciare ad utilizzare prodotti cosmetici pro-age a partire dai 20 anni”.