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Addominoplastica: raccomandazioni post-operatorie per un recupero veloce

Addominoplastica, migliaia di like in meno di 24 ore. Sempre. Tra i tanti commenti (“incredibile, wow, super, miracolo, un’altra persona, eccellente, una vita nuova, stupore è poco…” e ovviamente “complimenti alle mani d’oro della dottoressa”) c’è chi descrive l’intervento come una vera e propria rinascita. Addome, l’estetica lo vuole teso e tonico, la funzionalità lo vuole forte e sano. L’Addominoplastica serve a rimuovere gli accumuli di tessuto adiposo associati ad eccessi di pelle e al rilassamento della parete muscolare, a correggere eventuali diastasi dei retti, ernie e laparoceli: l’aspetto della silhouette migliora così tanto che i pazienti fanno fatica a riconoscersi, dato il cambiamento fisico così profondo. L’intervento è sempre più richiesto. Rimodellare il proprio addome oggi è molto più facile e meno invasivo, ma trattandosi di chirurgia maggiore, ci si chiede come sia la fase post-operatoria. Ne parliamo con la dottoressa Maria Stella Tarico, chirurgo plastico in costante aggiornamento ed esperienza sul campo, con approfondita conoscenza della materia e migliaia di interventi di Addominoplastica al suo attivo.

Quali sono i tempi di recupero dopo un intervento di Addominoplastica?

“Se l’Addominoplastica viene condotta in maniera corretta, e quindi poco traumatica, il recupero oggi è molto rapido. Certo i tempi dipendono anche dalle modalità di intervento. Esistono tre tipologie principali di Addominoplastica: completa, parziale (o mini-Addominoplastica, dall’ombelico in giù) ed estesa, quest’ultima adatta alla rimozione di ingenti quantità di tessuto adiposo e cutaneo con sede su addome, fianchi e parte della schiena. Di fatto corrisponde ad un’Addominoplastica completa con in più l’asportazione di tessuto cutaneo e adiposo dai fianchi e dalla zona lombare. All’indomani dell’intervento, in genere, i pazienti in riescono ad alzarsi ed a camminare in posizione lievemente piegata, raggiungendo poi una posizione eretta nei 2 o 3 giorni successivi. Dopo 10 giorni sono spesso in grado di guidare l’auto, mentre per l’attività fisica è meglio aspettare un mese. Non bisogna dimenticare comunque che ad incidere sui tempi di recupero ci sono anche l’età del paziente, le sue condizioni generali di salute e l’attenzione che esso pone alle raccomandazioni pre e post-operatorie”. 

Quali sono le raccomandazioni post-operatorie?

▪ Prima fra tutte l’osservanza del riposo da qualunque attività stancante. Niente esercizi fisici intensi o sollevamento di pesi.

▪ Non fumare. Il fumo rallenta i processi di guarigione, comporta una riduzione delle fibre elastiche di tutto l’organismo ed è una fonte di radicali liberi. Fra i più bersagliati organi colpiti dal tabagismo c’è l’apparato cardiovascolare: agisce sui piccoli vasi sanguigni, restringendone il calibro e peggiorando la vascolarizzazione. Quando si esegue un intervento di chirurgia estetica si agisce su tessuti come derma e tessuto adiposo irrorati proprio dai capillari, e questo può portare ad una sofferenza di tipo vascolare. 

▪ Rispettare il calendario delle visite post-operatorie: dopo l’intervento il paziente è chiamato a tornare dal chirurgo per i controlli.

▪ E‘ importante indossare la guaina contenitiva post operatoria per accelerare il processo di guarigione, ridurre la comparsa di edemi o ematomi e minimizzare il rischio di infezioni. 

Silhouette come muse di un pittore, corpi come sculture. Può la chirurgia plastica dell’area addominale diventare una forma d’arte? A volte si. Ma occhio al post-operatorio! Seguire le raccomandazioni del medico è essenziale ai fini di un esito soddisfacente.