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Addominoplastica, la storia di Giuliana

Prologo

La donna che percorreva il Lungomare di Catania inspirò profondamente l’aria salmastra e aprì il bavero del suo nuovo trench classico di colore blu dal taglio sartoriale. Molto elegante, quel tipo di abbigliamento la faceva sentire più sicura, la aiutava a nascondere un inestetismo che la rendeva infelice. Era una calda giornata di fine aprile, e la profumata aria di mare sfiorava la città con la sua intensa fragranza. “Un maestro profumiere molto speciale, la natura” le sussurrò una vocina interiore. Non aveva fretta, aveva tutto il tempo prima di recarsi al suo appuntamento allo studio medico, che non distava molto. Il sole dorato nel cielo proiettava sulla città la caratteristica luce che solo nei paesaggi del sud diventa una forma d’arte. Le automobili correvano come su una pista, ma Catania è sempre Catania, e nessun rumore poteva intaccarne la bellezza. Seguendo il litorale giunse a Porto Rossi, oasi incantevole con golette naturali create dalle colate laviche del 1600, oggi complesso turistico dedicato alla nautica da diporto. Proseguì per piazza Europa fino a Corso Italia, dove i suoi negozi di abbigliamento preferiti di Haute Couture mostravano in vetrina tutto il meglio della Paris fashion week… Osservò un delizioso tubino, sognando di indossarlo come faceva quel manichino… spostò il fuoco sul suo viso. Non poteva negare la bellezza del volto riflesso. Se soltanto non avesse avuto quell’addome! Pieghe, ondulazioni della pelle, tessuto adiposo in eccesso, e quell’orribile grembiule cadente che le creava difficoltà e disagi nei movimenti, nella scelta degli indumenti, nella vita privata e sessuale. Se la gravidanza è un’esperienza stupenda, certe trasformazioni lasciano il segno, e il rilassamento addominale è un inestetismo difficile da combattere. Dieta e attività fisica non funzionano, gli abiti larghi ingoffano, i vestiti aderenti mettono tutto in evidenza, per non parlare della prova costume…

La donna vide un taxi, lo fermò con un cenno, salì rapidamente e chiese al conducente di portarla in via Vagliasindi 52. Puoi farcela, si disse. Aveva un appuntamento fra 30 minuti. Sarebbe arrivata un po’ in anticipo, ma avrebbe atteso in sala d’aspetto. Con ansia, con gioia, forse anche con una certa apprensione, ma aveva deciso. La sua decisione avrebbe cambiato la sua vita per sempre.

Il monitor dell’elegante sala d’aspetto proiettava un filmato su un moderno filler per rimpolpare il viso. Sfogliando una rivista si rese conto che il cuore le batteva forte. Finalmente il suo nome venne pronunciato dalla segretaria, molto gentile e professionale: era il suo turno. L’arte di rimodellare il corpo e l’autostima di un paziente è un’opera in numerosi atti, ed ha inizio dalla prima visita. E quella era la sua, la sua prima visita per chiedere informazioni sull’addominoplastica. Un intervento di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica è un viaggio tutto da scoprire, cominciando da una porta che si apre: entrare e incontrare il chirurgo è come varcare uno Stargate, dove il tempo prende forme inaspettate, dove i dubbi diventano certezze, dove alcune illusioni possono essere disilluse, dove le numerose domande trovano risposta.

“Piacere, Maria Stella Tarico.”

“Piacere mio, Giuliana.”

Epilogo

Giuliana aveva subito una tale trasformazione… che stentava a riconoscersi, che suo marito, prima contrario perché diceva di amarla anche con i suoi difetti, aveva dovuto ammettere che oggi aveva accanto una moglie più bella e soprattutto più felice, che le sue amiche avevano gridato al miracolo. In realtà dietro al miracolo c’era stata un’esperienza molto impegnativa: un lavoro eccellente del chirurgo e tanta rigida disciplina per la causa cui Giuliana si era dedicata totalmente. Si era buttata a capofitto in questa esperienza con grande pazienza e determinazione, seguendo alla lettera tutte le regole del pre e del post operatorio. Tre mesi prima non lo avrebbe mai creduto possibile. Non era stata certo una passeggiata, ma oggi, ammirandosi allo specchio con il suo primo bikini dopo anni di privazioni, ne era certa: era bellissima. Il suo girovita assottigliato era elegante, il suo addome teso, piatto ed elastico, la sua forma a clessidra. Associata a liposuzione per completare un rimodellamento corporeo radicale, l’addominoplastica le aveva inoltre ricostruito la parete muscolare, ripristinando le caratteristiche anatomiche di un addome perfettamente scolpito. Quell’incredibile trasformazione era inebriante. Il brutto anatroccolo si era trasformato in cigno.

Star bene con sé stessi, pensò Giuliana. Non c’è nient’altro come star bene con sé stessi in questo mondo. Ed essere felici. È l’unica cosa che conti davvero.

Se come Giuliana stai pensando di sottoporti ad addominoplastica, ecco di seguito tutte le più frequenti domande e risposte sull’intervento.

Quali sono le finalità dell’intervento di addominoplastica?

L’addominoplastica è quell’intervento che viene eseguito per eliminare le eccedenze di cute e gli accumuli di tessuto adiposo sottocutaneo presenti sull’addome e responsabili di pieghe, ondulazioni e grembiuli. È inoltre l’unica soluzione per correggere una diastasi dei muscoli retti addominali o il floppy wall, letteralmente “parete molle”.  Viene spesso associata a liposcultura per ottenere un’ottimale armonia della silhouette. 

Si può affrontare una gravidanza dopo l’addominoplastica?

Certamente sì. Per eventuali gravidanze successive consigliamo comunque di aspettare almeno un anno dall’intervento di addominoplastica.

Si può fare l’addominoplastica in presenza di cicatrice da parto cesareo?

Sì. La presenza di cicatrici pregresse non condiziona l’intervento di addominoplastica. Anzi l’intervento potrà a volte essere risolutore per altre cicatrici, e l’unica cicatrice visibile sarà quella sovrapubica.

Quanto durano i risultati dell’addominoplastica?

I risultati di un’addominoplastica sono stabili e a lungo termine. I tessuti asportati, sia la pelle che l’adipe in eccesso, non si riformano.

Cosa è la mini addominoplastica?

La mini addominoplastica è una variante dell’addominoplastica, un intervento limitato alla parte inferiore dell’addome, in grado di correggere il cedimento dei tessuti al di sotto dell’ombelico. Viene eseguita in genere su donne che presentano una cicatrice da parto cesareo ed un grembiule di pelle nella parte inferiore dell’addome. Anche la mini addominoplastica, come l’addominoplastica, può essere complementare ad una liposcultura per ottenere un’ottimale armonia della silhouette.

La cicatrice dell’addominoplastica sarà visibile?

Si, ma essendo in posizione sovrapubica resterà nascosta sotto il bikini o la biancheria intima.

L’estensione della cicatrice sovrapubica dipende molto spesso dalla quantità di tessuto da asportare.

In alcuni casi esistono cicatrici concomitanti che quando è possibile conviene asportare, come un precedente cesareo o un’appendicectomia.

Cosa significa diastasi dei muscoli retti?

Circa due terzi delle donne, dopo il parto, presenta la cosiddetta linea alba. Si tratta del muscolo principale della parete addominale anteriore: le due parti del muscolo si separano a causa della pressione esercitata dall’utero, creando un solco che può superare i 5 centimetri, e che provoca un lungo elenco di disturbi. In alcuni casi la diastasi si attenua nelle 12 settimane dopo il parto, ma per un terzo delle neo mamme il problema non si risolve, e se la distanza fra i muscoli è patologica compaiono problemi addominali, dolori a colonna vertebrale e bacino, ed eventuali traumi alla pancia diventano pericolosi. Nei casi peggiori si possono verificare ernie epigastriche o ernie addominali. Una diastasi può verificarsi anche in caso di sforzi eccessivi o sport estremi. 

Che tipo di anestesia comporta un intervento di addominoplastica?

Se l’area corporea su cui intervenire è piccola, l’addomoniplastica o la mini addominoplastica si possono eseguire in anestesia locale con sedazione e in regime di day hospital. In presenza di zone più ampie che coinvolgono tutto l’addome diventa necessaria l’anestesia loco-regionale, ed in alcuni casi quella totale.

Con l’addominoplastica è possibile eliminare anche le smagliature?

Le smagliature presenti sulla zona addominale da asportare potranno essere eliminate insieme alla pelle in eccesso.

Quali pazienti sono candidati all’addominoplastica?

L’addominoplastica è indicata su quei pazienti che presentano rilevanti accumuli di pelle e di grasso nell’area addominale e che non trovano rimedio né con le diete né con l’esercizio fisico. Uomini o donne che dopo un notevole calo ponderale, a causa dell’età avanzata o dopo una gravidanza, presentano una perdita dell’elasticità cutanea, un rilassamento dei muscoli addominali, una protusione del ventre.

Basta guardare al risultato e lasciar parlare le immagini, le foto del “prima e dopo” delle nostre pazienti che hanno deciso di sottoporsi ad addominoplastica.

Buona visione!