Busto della regina egizia Nefertiti, reperto del 1.345 avanti Cristo, esposto al Museo egizio di Berlino. “Gradevole a vedersi, bella come le Due Piume, signora di gioia, dispensatrice di grazia, che dona felicità a chi ode la sua voce” (Stele di confine della città di Akhenaton). Una bellezza straordinaria, una delle donne più affascinanti della storia, una delle opere d’arte più conosciute e apprezzate del mondo. L’armonia degli zigomi, la dolcezza delle labbra, la perfezione del naso, il mento scolpito, l’equilibrio dell’intero volto, l’espressione fiera e consapevole. Il suo profilo è un’icona, e il suo ricordo è destinato a vivere per sempre nella mente chi lo ha osservato anche una sola volta.
Provate a negare il potere della bellezza… Ipnotico, stimolante, propulsivo. Certo nessuno nega il carisma della personalità, l’autorità della cultura, la potenza dell’intelligenza, la forza della saggezza, o qualità come la bontà, la genialità, il buonumore, l’onestà, la laboriosità, l’eleganza innata… Sì ma aggiungete a tutto questo la bellezza, la sensualità di un bel corpo e il fascino di un bel viso. La bellezza è potere, e il suo ricordo è indelebile. La bellezza è seduzione, e la sua carica erotica è l’atavica fonte della vita. La bellezza è contemplazione, e la sua osservazione genera una sensazione di piacere. La bellezza è ispirazione, e la sua influenza è indiscutibile. È come un linguaggio divino e soprannaturale: agisce sull’umanità fornendo uno stimolo alla fantasia creatrice e all’illuminazione. E se un tempo c’erano le muse dell’antica Grecia, le figlie di Zeus, stupende creature divine e protettrici delle arti, che venivano invocate dagli artisti per essere fonte di ispirazione e custodi delle proprie opere, nel corso dei secoli queste creature mitologiche hanno subito un processo di umanizzazione. Oggi le muse sono bellezze in carne e ossa, vip, volti del cinema, star della tv e icone dello sport, ma anche ragazze della porta accanto, compagne, amanti, amiche, figlie e madri. E tutto questo vale anche al maschile. Uomini e donne con la capacità di ispirare, di suscitare gioia, desiderio, benessere. Beauty is Power.
Dottoressa Maria Stella Tarico, chirurgo estetico: “Cos’è la bellezza? Un potere ancestrale che influenza le dinamiche dell’umanità! E chi afferma che non è importante, mente. Non prendiamoci in giro, chi non ha mai fatto leva sulle proprie qualità fisiche per ottenere qualcosa? Penso che la bellezza esteriore sia un bel dono, da usare fin dove consentono i principi dell’etica. Ed è una realtà oggettiva, perché tutti sanno riconoscerla. Se un elevato numero di persone considera belli un uomo o una donna, sicuramente lo sono. Certo la bellezza è anche interiore. I privilegiati ne possiedono entrambe le forme”.
Nella Grecia antica definivano kalòs un corpo in cui ogni sua parte si mostrava proporzionata alla figura intera, ma anche un atteggiamento che andava ben oltre l’avvenenza esteriore, e che coinvolgeva anche l’interiorità, associando imprescindibilmente il bello al buono.
“Se la simmetria, l’armonia e la proporzione sono canoni di bellezza esteriore che possiamo descrivere in termini geometrici, oggi, in mondo globalizzato, meritocratico e fortemente competitivo, alla bellezza assocerei la fiducia in se stessi, l’autostima, la sicurezza, la determinazione. La cosa più importante è sentirsi meravigliosi, ed essere consapevoli del proprio potere. A volte è ancora più efficace che rientrare in canoni estetici sedimentati. Se stai bene con te stesso, si vede”.
La bellezza… quell’alchimia equilibrata in grado di tradurre in piacevoli le ricche sfumature esteriori ed interiori di un profilo femminile o maschile. E di bello c’è che oggi, grazie alla medicina estetica e alla chirurgia plastica, la bellezza è accessibile a tutti.