Se a 20 anni si possiede la Beauté du diable, la bellezza e la fisicità prorompente di una giovinezza che ci rende diabolicamente attraenti, con il passare del tempo, e già al traguardo dei 30, il viso ci ricorda che la perfezione non esiste, che il tempo scorre, che tutto cambia. Ma se è vero che la bellezza non ha età, invecchiare non fa rima con lasciarsi andare, anzi la cura di sé deve crescere insieme agli anni che passano. Molto semplicemente, c’è un momento nella vita in cui il declino ha inizio, la pelle comincia a cambiare, e il problema va affrontato con trattamenti specifici, relativi a quel momento. Senza fare del ritocco un alleato indispensabile o un’ossessione, superati i 30 anni giunge il momento della prevenzione, di quei trattamenti specifici, soft, delicati, non invasivi ma non meno efficaci, per ritrovare o mantenere la propria bellezza. Una missione che la medicina estetica porta vanti, nella convinzione che il tempo può essere rallentato. Studiare la pelle del viso e del corpo, e accompagnarla nella storia della sua vita. La medicina estetica cambia, si evolve, si rinnova, perché i pazienti sono cambiati. Questa ricerca, questo impegno nell’essere al servizio della bellezza, di rappresentarla e di esserne strumento, dà vita a nuove terapie pronte a rispondere alle esigenze della nostra pelle e alle fasi che attraversa nelle varie stagioni della vita, sublimandone l’essenza. Oggi la risposta più indicata per contrastare i primi segni dell’età si chiama acido ialuronico: quando c’è bisogno di idratazione, quando i fenomeni di ossidazione cominciano ad alterare la luminosità e la texture della pelle, quando compaiono le prime rughe, la medicina estetica può infondere nuovo ossigeno nel cuore delle cellule, stimolando la produzione dei captatori d’acqua per disattivare la degradazione e rallentare l’invecchiamento. Ma a quale età è preferibile fare il primo ritocchino?
Dr. Maria Stella Tarico: “Questa è una domanda che un po’ tutti ci siamo posti ad un certo punto della nostra vita, magari dopo esserci guardati allo specchio e avendo notato qualche ruga o segno del tempo comparso all’improvviso, oppure accorgendoci che anche dopo aver dormito molte ore ci siamo ritrovati con lo sguardo ancora stanco, e neanche il trucco riesce a risolvere il problema. Il processo di invecchiamento comincia purtroppo già dai 30 anni, anche se forse in molti tendono a non accorgersene, con un leggero svuotamento dello zigomo, che non è più florido come a 20 anni, e che alla lunga determinerà la formazione delle pieghe naso labiali. Se analizziamo poi l’aspetto della pelle di una donna di 40 anni che non si è sottoposta a nessun trattamento di medicina estetica, noteremo anche un decadimento, più o meno evidente, sulla palpebra superiore, con un accenno di borse sotto gli occhi. In ogni caso non per tutti è così, in quanto molto dipende dalla predisposizione familiare, dallo stile di vita che si conduce (meglio no fumo e no alcol), e dall’alimentazione, che deve essere varia ed equilibrata. Il consiglio che posso darvi è che la prevenzione è la miglior cosa, quindi dai 30 anni in poi recatevi senza impegno presso un chirurgo estetico professionista e fatevi consigliare qualche trattamento non invasivo, come iniezioni di acido ialuronico, laser, ultrasuoni che stimolano la produzione di collagene nel derma, fili di trazione bio-riassorbibili, bio-rivitalizzazione e molto altro ancora. Senza parlare di chirurgia, si può considerare un effetto lifting che ridisegni i tratti del viso con la più assoluta naturalezza e delicatezza, rispettando l’unicità della bellezza del paziente.”
30 anni, splendida stagione da interpretare al massimo della forma, mantenendo un viso fresco e levigato: il momento della prevenzione. 40 anni, saggi, liberi, raffinati, autentici: il momento di riparare i primi danni evidenti del tempo. Ma l’età del primo ritocco si è abbassata notevolmente negli ultimi anni, ed anche i ventenni attingono a piene mani alla medicina estetica. Quali sono i trattamenti più indicati per i giovani?
Dr. Maria Stella Tarico: “A 20 anni i ritocchini che si possono fare sono di tipo correttivo, come il rinofiller o il filler labbra. Alcuni difetti estetici non sono dovuti all’età, ma congeniti, come un naso con evidenti imperfezioni o labbra troppo sottili o asimmetriche.”
Più che un semplice ritocchino, una vera e propria esperienza di bellezza. Il filler labbra è una delle richieste più frequenti da pazienti giovanissime. Ed è grazie alla notorietà ed al successo di questo trattamento che il settore ricerca&sviluppo delle più famose aziende farmaceutiche multinazionali ha creato nuove sostanze bio con innovazioni performanti: prodotti che oggi sono totalmente anallergici, che non necessitano di preventivi test cutanei perché non determinano alcuna ipersensibilità, capaci di riempire senza gonfiare, che restano impercettibili, che ricreano i giusti volumi e la giusta idratazione, ma in modo naturale. L’estrema plasmabilità di questo nuovo acido ialuronico consente di assecondare tutti i complessi movimenti delle labbra senza svelare la correzione, per un risultato perfetto anche di profilo. Anche il rinofiller è uno dei trattamenti più richiesti del momento per rimodellare il naso senza chirurgia. Il filler può essere iniettato in 3 diversi punti: alla radice del naso per eliminare la cosiddetta gobba nasale, sulla punta per rimodellare il profilo ed ottenere un naso diritto o all’insù, o sul dorso per riempire spazi e volumi assenti del cosiddetto naso a sella.
Difetti fisici e inestetismi da correggere, segni del tempo da contrastare… 20, 30, 40 anni… Ambasciatori di bellezza a qualunque età. Perché l’età è solo una questione anagrafica, e diventa una semplice opinione quando lo spirito è libero. Libero di nutrire la bellezza interiore, di curare quella esteriore.