Al momento stai visualizzando Per qualcuno è un optional, per la Corte d’Appello è una sentenza: chirurgo estetico è solo chi ha conseguito la specializzazione
close up of sexy female breast in black lace bra

Per qualcuno è un optional, per la Corte d’Appello è una sentenza: chirurgo estetico è solo chi ha conseguito la specializzazione

La Corte d’Appello di Milano stabilisce che la qualifica di chirurgo plastico, ricostruttivo ed estetico spetta solo a chi ha conseguito la specializzazione. Un medico non può qualificarsi chirurgo estetico senza questi ulteriori 5 anni di formazione post-laurea, anche se pratica interventi di tipo estetico da anni.
Scegli un professionista. Chirurgo plastico, ricostruttivo ed estetico, l’importanza della specializzazione

Stop ai soliti ignoti. Non è un sequel del famoso film di Monicelli, ma una sentenza della Corte d’Appello: senza la specializzazione in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica un medico non può essere definito un chirurgo estetico. 

È famoso, posta casi sui social, ha operato la mia amica, ha uno studio rinomato… ma siamo sicuri che sia uno specialista? Non tutti i medici hanno le competenze e non tutti seguono le regole. Ma quanti pazienti riescono a fare questa valutazione? La verità è che in Italia c’è scarsa consapevolezza sul fronte della sicurezza, assenza di informazioni specifiche e norme carenti.

Il chirurgo estetico è molto più di un medico. Nel suo percorso formativo si contano 11 anni di studio e formazione: laurea in Medicina e Chirurgia, 6 anni, primo passo fondamentale per accedere alla specializzazione, e Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica, Ricostruttive ed Estetica, 5 anni, con accesso a numero programmato, concorso con prova scritta e colloquio orale. Lo racconta bene una sentenza della Corte d’Appello di Milano, la n. 329/2025, depositata lo scorso 10 febbraio. 

Un professionista, uno specialista, un vero chirurgo plastico con tanto di esperienza, pratica e iscrizione alle associazioni italiane: per i pazienti questo significa poter contare su una maggiore garanzia di competenza e preparazione. Ne parliamo con Maria Stella Tarico, chirurgo plastico specialista.

“Si tratta di una sentenza storica: solo uno specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica si può qualificare chirurgo estetico. La sentenza della Corte d’Appello di Milano ritiene illegittimo che un laureato in Medicina e Chirurgia, ma sprovvisto di questa specializzazione o comunque dotato di altre specializzazioni, si possa definire chirurgo estetico semplicemente per il fatto di praticare questo tipo di chirurgia. Laurea e specializzazione sono due fasi distinte del percorso accademico, con ruoli e obiettivi diversi”.

Quali sono i principali obiettivi formativi della scuola di specializzazione?

“Lo specializzando deve acquisire una lunga lista di competenze professionali, anche in condizioni di emergenza, specifiche nel campo della chirurgia plastica: un’ampia preparazione in fisiopatologia, clinica e terapia delle malformazioni e una formazione pratica nella chirurgia riparatrice. Il percorso prevede un approccio multidisciplinare con attività di assistenza in chirurgia generale, chirurgia d’urgenza, pronto soccorso, anestesia e rianimazione, una formazione nell’applicazione di metodologie chirurgiche avanzate, microchirurgiche e mini-invasive e l’esecuzione di un numero stabilito di interventi di piccola, media e alta chirurgia come primo operatore. La lista è davvero lunga, si tratta di 5 anni di studio, di assistenza e di esperienza pratica sul campo. Un percorso ufficiale e completo al fine di raggiungere piena maturità per operare in questo ambito”.