Miti e leggende del post operatorio
Le misure del naso perfetto?
Antica Grecia: naso diritto e importante, radice nasale alta, profilo continuo tra fronte e naso con angolo ridotto tra glabella e dorso.
Calcolo della proporzione di Leonardo Da Vinci: la larghezza del naso e quella degli occhi deve essere la stessa.
Risultato di uno studio condotto nel 2014 da un gruppo di ricercatori della New York University sull’NTP (nasal tip projection) ideale: il naso perfetto è inclinato di 106 gradi, calcolati partendo dall’arco di Cupido del labbro superiore fino alla punta, il più apprezzato esteticamente da un gruppo di 4mila osservatori.
Sì, in passato come oggi il naso ha sempre giocato un ruolo da protagonista. Ma formule magiche e ideali a parte, cosa significa “naso perfetto”? Bandito l’aspetto palesemente rifatto, l’approccio chirurgico dell’ultimo periodo vede risultati estetici più “naturali”, una soluzione a favore di un aspetto più proporzionato nel rispetto dei tratti somatici di tutto il viso. In passato tutti gli interventi chirurgici di Rinoplastica venivano eseguiti in modo simile, e chi aveva fatto il ritocco era subito riconoscibile, ma oggi non è più così. La moderna Rinoplastica è più conservativa e consiste nel rimodellare il naso rispettandone l’anatomia. Ne parliamo con il chirurgo plastico Maria Stella Tarico:
“Il naso deve essere visto globalmente, inserito nell’insieme del volto e armoniosamente integrato rispetto alle sue proporzioni. L’obiettivo dell’intervento è la correzione dei maggiori difetti, cercando di ottenere un risultato naturale. Non è consigliabile, ad esempio, riprodurre la forma del naso secondo un modello predefinito. Il moderno approccio alla Rinoplastica prevede un rimodellamento dell’anatomia nasale già esistente. Si chiama Preservation Rhinoplasty: è possibile modificare la forma, preservando però alcune importanti strutture nasali come le linee dorsali e le vie respiratorie. Ciò consente di evitare un aspetto artificiale, riduce al minimo il rischio di interventi secondari e di complicanze e consente un recupero ottimizzato”.
Estetica più naturale. Ma non solo questo è cambiato. Anche il post operatorio è quindi molto semplificato rispetto al passato.
“La Rinoplastica conservativa lascia intatti i vasi sanguigni, i vasi linfatici ed i muscoli. Tutto questo si traduce in lividi minimi, gonfiore ridotto e un recupero più rapido. Oggi rispondiamo alle FAQ (domande più frequenti) di chi sta pensando di ritoccare il naso, così da fare un pò di chiarezza e sfatare miti e leggende”.
I miti da sfatare
1) La Rinoplastica è un intervento doloroso?
No. Non vi è dolore durante l’operazione. La scelta del tipo di anestesia potrà essere discussa con l’anestesista. In ogni caso, dovrà rispondere a tutti i requisiti di massima sicurezza. I pazienti che si sottopongono a Rinoplastica rimangono comunque sedati durante l’intervento. E grazie ai nuovi protocolli antidolorifici, il dolore post-operatorio oggi è di solito pari a zero. Comunque si tratta di un fattore molto soggettivo, e spetterà al chirurgo consegnare, alle dimissioni, un protocollo antidolorifico personalizzato.
2) Sarò impresentabile per mesi?
No. Il recupero oggi è molto più rapido. È possibile che quei pazienti operati con Rinoplastica conservativa sembrino totalmente guariti in qualche settimana. I tempi di recupero, comunque, sono legati ai tempi biologici di guarigione: praticare sport, mettersi gli occhiali, prendere il sole o andare in moto sono attività da evitare nei primi 30 giorni.
3) Quando potrò tornare alla quotidianità?
Il ritorno al sociale è previsto entro 10 o 15 giorni, dopo che il gessetto ed i cerotti siano stati rimossi e dopo che i lividi e gli ematomi si siano riassorbiti. L’attività lavorativa potrà essere ripresa anche precocemente, secondo la tipologia di lavoro e le necessità di socializzazione. Nella maggior parte dei casi è comunque consigliata almeno una settimana di riposo.
4) I primi giorni dopo l’intervento sarà difficile dormire?
No. Durante il riposo a letto, però, è consigliabile mantenere la testa un po’ sollevata, magari utilizzando un guanciale in più.
5) Dopo l’intervento sarà impossibile lavarsi il naso per un mese.
No. Sarà opportuno, per circa un mese, non soffiarsi il naso, ma la detersione potrà essere eseguita mediante un cotton-fioc imbevuto di acqua ossigenata e applicando più volte al giorno pomate, gel e spray.
6) Posso scegliere il naso che desidero?
No. Il risultato finale dipende dal punto di partenza e dai requisiti che ogni naso possiede. Riprodurre il naso di un’altra persona o di una celebrity sul proprio volto è sempre un errore. L’obiettivo della Rinoplastica è quello di valorizzare il volto del paziente, mantenendo l’unicità e la naturalezza e al contempo andare incontro alle sue preferenze estetiche nei limiti del possibile.