Allungamento, rugosità, macchie cutanee, riduzione del volume, per un dettaglio sempre in mostra, più di quanto siamo consapevoli. Non stiamo parlando del viso, ma di un altro elemento importante, a volte sottovalutato ma altrettanto in vista: il lobo dell’orecchio. Si, anche lui invecchia. E si vede. Neanche i capelli lunghi riescono a coprirlo, ed è spesso in bella mostra perché sede di ornamento. E’ solo un dettaglio, ma un dettaglio che parla chiaramente della nostra età. Un piccolo spazio vulnerabile capace di mettere in scena la narrazione di un tempo che passa inesorabilmente: cute invecchiata, rughe, macchie solari, perdita della forma originaria. Giusto un centimetro o su di lì, ma così evidente, una linea chiara e pulita nel contesto di un profilo che si staglia netto davanti agli occhi di chi ci guarda. E di chi si guarda. La soluzione? Oggi c’è. Anzi ce ne sono due. Una è soddisfacente, l’altra è soddisfacente e definitiva.
Vediamo come funzionano i trattamenti. Sul ringiovanimento del lobo dell’orecchio si può agire con due metodi:
• Il primo è l’acido ialuronico, il filler. Il trattamento avviene in 10 minuti. Per il paziente è il trattamento più veloce, ma non è definitivo. Dopo 4/6 mesi il chirurgo plastico deve intervenire nuovamente.
• Il secondo è il lipofilling, con un trapianto di grasso autologo. La tecnica è già ampiamente sperimentata: viene prelevata una piccola quantità di grasso da una zona donatrice del paziente. L’adipe viene trattato, poi innestato nel lobo dell’orecchio. Un trattamento che dura pochi minuti, in anestesia locale, ed è associato al laser o al peeling per migliorare anche l’aspetto e il colore della pelle. Risultato? Eccellente. Definitivo. Permanente. Per tutta la vita.
Se nel contesto di una musica soave un elemento del coro stona, il risultato finale è compromesso. Reimpaginato dal tratto essenziale del chirurgo, anche l’orecchio da semplice dettaglio si trasforma in elemento estetico. Presso il Centro di Catania della dottoressa Maria Stella Tarico il ringiovanimento del lobo dell’orecchio si trasforma in racconto di giovinezza e in dettaglio di bellezza. Riempire i vuoti, dare spessore alle assenze. Mai trascurare i dettagli.